"Progetto Serie A a Pisa: Ampliamento Stadio Sinigaglia per la Capienza Richiesta"

Per poter disputare la Serie A nel proprio stadio, il Pisa dovrebbe incrementare la capienza a 10.500 posti e ristrutturare l'impianto secondo le norme della Lega A. L'ampliamento del settore ospiti e la revisione del piano di sicurezza sono passaggi necessari per ottenere le deroghe richieste. Una sfida complessa ma non impossibile.

14 maggio 2024

Facciamo un gioco, purtroppo di pura invenzione: e se al posto del Como ci fosse stato il Pisa, quali mosse avrebbe dovuto tradurre in realtà per disputare "a casa propria" la Serie A? Il primo passo da compiere per poter giocare nel proprio stadio – senza quindi essere obbligati a un trasloco forzato – è incrementare la capienza dell’impianto a 10.500 spettatori. La soglia minima imposta dalla Lega A è di 12mila posti, ma esiste una norma approvata nel 2005 che consente la disputa di gare ufficiali all’interno di impianti costruiti nel territorio di Comuni aventi con popolazione inferiore a 100mila abitanti, per una squadra avente sede o radicamento territoriale nel medesimo Comune, promossa in A per la prima volta negli ultimi venti anni. La deroga però ha il valore di una singola stagione: nel frattempo il club ha l’obbligo di presentare un piano di ristrutturazione o realizzazione di uno stadio rispondente a quei criteri. Dalle parti di Como la soluzione di più immediata realizzazione è l’ampliamento, attraverso strutture rimovibili in tubolari di acciaio, del settore ospiti. La capienza attuale del "Sinigaglia" però è di 7.500 spettatori e con la sola aggiunta di posti per le tifoserie avversarie non si raggiungerà la fatidica soglia dei 10mila. Anche in questo caso la via più semplice è la costruzione di ulteriori settori in tubi innocenti nei Distinti (la nostra Gradinata). In aggiunta a ciò deve essere rivisto il piano di sicurezza all’interno e fuori: avviando questi lavori entro la fine della stagione in corso si possono ottenere ulteriori deroghe. Insomma la Serie A in uno stadio parecchio datato come il "Sinigaglia" (o come sarebbe l’Arena Garibaldi) è un’impresa complessa ma per niente impossibile.

M.A.

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