Scontro diretto che vale una finale. "Brescia è una squadra difficile. Più attenzione e forza mentale»

Il tecnico Aquilani: "Batto tanto adesso coi giocatori sul fattore mentale. Unione, comunicazione, serve tutto". E sull’"elasticità" citata dal presidente, "il nostro modulo non è prestabilito. Noi ci adattiamo all’avversario". .

6 aprile 2024
"Brescia è una squadra difficile. Più attenzione e forza mentale"

"Brescia è una squadra difficile. Più attenzione e forza mentale"

di Michele Bufalino

Uno scontro diretto che vale come una finale, a sette giornate dalla fine. I nerazzurri, dopo la rocambolesca vittoria col Palermo, si ritrovano a Brescia per affrontare le Rondinelle di Maran, con due punti di distacco. Un successo permetterebbe alla squadra di Aquilani di essere artefice del proprio destino, un pareggio manterrebbe la lotta aperta, mentre una sconfitta rischierebbe di allontanare con decisione la zona playoff. L’imperativo, per i nerazzurri, è quello di cercare di strappare un’altra vittoria a tutti i costi. Per chiudere il discorso salvezza e per continuare a lottare per la zona calda.

Il tecnico nerazzurro ieri in conferenza stampa ha invitato i suoi giocatori a mantenere alta l’attenzione: "L’entusiasmo per la vittoria col Palermo ce lo dobbiamo portar dietro consapevoli sia della vittoria, sia della partita col Como, nella quale andavamo con la stessa inerzia, ma poi non abbiamo fatto bene - dichiara il tecnico -. Abbiamo un modo di interpretare la partita diverso rispetto al Brescia. Sarà una gara da prendere con le pinze contro una squadra difficile. Servirà la massima attenzione". L’ultimo problema da risolvere, per il tecnico, è ancora legato al fattore mentale: "Dobbiamo essere mentalmente forti come squadra - prosegue l’allenatore -. Batto tanto adesso coi giocatori sul fattore mentale. Unione, comunicazione, ci serve tutto questo per prevenire le situazioni che hanno creato dei problemi". Corrado ha definito Aquilani più elastico da quando è arrivato a Pisa. Il tecnico ha commentato così le parole del presidente: "Elastico vuol dire andare a capire che tipo di calciatori si hanno, che tipo di squadra si affronta - spiega Aquilani -. Come ho ripetuto tante volte ormai il nostro modulo non è prestabilito. Noi ci adattiamo alla situazione, all’avversario. Dipende da come prepariamo partita per partita. I miei concetti restano comunque gli stessi, ma si può essere elastici nel modulo di gioco". Per il tecnico mancheranno soltanto Barbieri, squalificato e Barberis, infortunato. Potrebbe cambiare poco rispetto allo schieramento visto contro il Palermo. In un ipotetico 3-4-2-1 tra i pali dovrebbe giocare ancora Loria, mentre i tre del pacchetto difensivo saranno Calabresi, Caracciolo e Canestrelli. Sulle fasce Beruatto dovrebbe prendere posto a sinistra, mentre a destra agirebbe D’Alessandro. Accanto a Marin invece dovrebbe essere riadattato ancora Esteves, poi sarà ballottaggio sui trequartisti dietro l’unica punta Bonfanti. Valoti e Touré si candidano per una maglia da titolare, ma occhio a Moreo e ai ritorni di Matteo Tramoni e Torregrossa: "Matteo col Palermo è entrato in un momento decisivo e si è fatto trovare pronto - spiega Aquilani -. Sono tutti a disposizione per giocare, anche dal primo minuto". Per quanto riguarda i rumor in panchina e alla direzione sportiva, a Firenze Aquilani sembra più lontano rispetto agli altri giorni, con le quotazioni di Gilardino e Palladino in salita. Il tecnico è tornato anche su questo tema, per la terza volta, stavolta chiudendo di più la porta: "Al Pisa ho iniziato un progetto biennale che vorrei portare a termine". Intanto Carlalberto Ludi, tra gli attenzionati eventualmente per il post Stefanelli, chiuderà la sua avventura a Como a fine stagione. Al suo posto potrebbe arrivare Ian Torrance, attuale responsabile del reclutamento internazionale del Southampton.

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