Tramoni, il grande protagonista. Lisandru e quel calcio diverso

Lisandru Tramoni, esterno offensivo nato ad Ajaccio 20 anni fa, ha dimostrato le sue qualità in una prestazione maiuscola. La fiducia del tecnico e le presenze in campionato sono già 4, con un minutaggio superiore a quello della scorsa stagione. Il Pisa ha scoperto una "stellina" che può rischiarare i prossimi passi in campionato.

23 ottobre 2023

Era soltanto questione di tempo: facile affermarlo col senno del poi, soprattutto nel calcio, disciplina costantemente soggetta alle bizze della sorte. Tutti quanti sabato pomeriggio, però, quando Lisandru Tramoni ha lasciato il campo al termine di una prestazione densa di maiuscole e punti esclamativi, dentro di noi abbiamo pensato: "Era soltanto questione di tempo". Perché sullo sgusciante esterno offensivo nato ad Ajaccio 20 anni fa per prima aveva puntato la società, sborsando denari sonanti per strapparlo al Cagliari assieme al più "famoso" fratello Matteo. Qualche mese dopo, parlandone pubblicamente, Luca D’Angelo si era sbilanciato sul suo conto: "Lisandru vede il calcio in modo differente. Ha qualcosa di diverso dentro". Al termine della scorsa stagione i gettoni in nerazzurro furono però soltanto 5, con un impiego complessivo di 92’. L’arrivo di Alberto Aquilani e lo stravolgimento della filosofia applicata allo sviluppo del gioco avevano lasciato presagire la partenza del più giovane dei Tramoni, per consentirgli di farsi le ossa con continuità e mettersi alla prova fuori dal contesto nerazzurro. Invece il classe 2003, un po’ per la sfortuna che ha colpito in serie i compagni di reparto – per primo proprio il fratello Matteo –, ma soprattutto per la tenacia e la costanza mostrate in allenamento, ha saputo guadagnarsi la conferma e la fiducia del tecnico. Al punto che le presenze in campionato sono già 4 e, dettaglio ancor più importante, il minutaggio ha già superato quello dello scorso torneo (107’). Contro il Cittadella ha letteralmente trascinato i compagni con continui strappi sulla corsia destra, sfruttata come rampa di lancio ideale per sfruttare al meglio il mancino vellutato: in un’ora di gioco il còrso si è esibito in un paio di discese libere letteralmente ubriacanti, ha prodotto il primo tiro del pomeriggio verso la porta avversaria e sfornato un assist al bacio per la rete realizzata da Piccinini.

Gli assist sarebbero potuti essere due, se soltanto la traversa avesse premiato con maggior generosità il tocco di Valoti sul pallonetto disegnato da Tramoni per smarcarlo nel cuore dell’area veneta. Il Pisa e i suoi tifosi sabato pomeriggio hanno scoperto definitivamente una "stellina" che può rischiarare i prossimi passi del percorso in campionato.

M.A.

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