Roma, De Rossi: "Dybala in gruppo ma da valutare, Abraham non giocherà"

Le parole di De Rossi alla vigilia della trasferta contro il Lecce

di FILIPPO MONETTI -
31 marzo 2024
Daniele De Rossi

Daniele De Rossi

Roma 31 marzo 2024 - A circa 24 ore dal ritorno in campionato dei giallorossi, torna a farsi sentire Daniele De Rossi. Nella giornata di oggi infatti i capitolini hanno svolto un allenamento di rifinitura con tre soli giocatori allenatisi in parte per far fronte ai rispettivi problemi fisici, vale a dire Rasmus Kritsenens, Leonardo Spinazzola e Sardar Azmoun. Presente con il gruppo anche Paulo Dybala, dopo diversi giorni di lavoro differenziato. In virtù della giornata di Pasqua infatti il tecnico ha preferito rinunciare alla classica conferenza stampa prepartita con cui di solito deliziava addetti ai lavori e tifosi sulla sua visione in vista dell'imminente sfida. Il tecnico ha infatti preferito affidarsi ai microfoni ufficiali del club, dove ha rilasciato una breve intervista di circa 4 minuti per discutere dei temi relativi al match di Lecce contro la squadra allenata da Luca Gotti. Ecco le parole dell'allenatore romanista registrate al termine della rifinitura pasquale dei capitolini.

Il tecnico comincia l'intervista prendendo lui stesso la parola e affrontando il tema della partita giocata durante il lunedì di Pasquetta. “In passato è capitato di passare insieme Natale, Capodanno, Santo Stefano, ora va bene anche Pasqua - afferma Daniele De Rossi - Abbiamo tanta voglia di ricominciare a giocare, va bene saltare una festività per fare quel che ci piace. Avremo davanti un ostacolo molto duro come il Lecce in trasferta, sappiamo che adesso i punti soprattutto per le squadre che sono in basso valgono doppio, se non triplo. Sarà una partita durissima”.

Il Lecce è in una situazione particolare perché ha cambiato tecnico non per motivi di campo, ma per ragioni al di fuori di questo. Che squadra si aspetta ora con Gotti in panchina? “Ha faticato nelle ultime gare ma ha vinto a Salerno. Saranno agguerriti, purtroppo abbiamo dovuto preparare la gara con poco materiale di Gotti a Lecce perché ha fatto una gara sola. Abbiamo preparato due versioni, una un po' più simile a quello che lui faceva in passato e una invece con quella che ha fatto a Salerno. Abbiamo queste due opzioni e ce le teniamo entrambe buone, perché non abbiamo molto materiale da studiare”.

Quali sono le insidie di una gara da giocare dopo aver avuto tanti giocatori impegnati con le nazionali? “Non ci sono rischi grandi, i giocatori hanno viaggiato lontano, sono tornati, hanno riposato e si sono allenati poco. La nazionale è questa, io ne ho fatto parte della Nazionale da calciatore e ho grande rispetto per questi momenti. Sono tornati tutti quanti e devo dire che ieri abbiamo fatto un allenamento strepitoso, sono stati tutti bravissimi. Sono stato molto felice di vederli così. Oggi invece abbiamo fatto un po' più di scarico, ma la sensazione è che la squadra si sia già rituffata verso l’obiettivo principale”.

Passando ai temi relativi all'infermieri, le chiedo come sta Dybala? Poi si è visto molto Abraham in questi giorni, è in buone condizioni? “Abbiamo dei dubbi ancora, non su Tammy che non può giocare questa partita. Ci sono delledelle scadenze per il suo rientro e deve compiere la terza e la quarta settimana di allenamento a regime pieno, insieme alla squadra. Dybala invece domani lo valutiamo, ha fatto degli allenamenti più intensi da solo, ieri si è allenato con noi in maniera blanda, domani cercheremo di capire se convocarlo o meno e come starà. Non sappiamo ancora se giocherà o meno”.

Inizia un mese decisivo, secondo De Rossi qual è la quota Champions? “Sui 70 punti, negli ultimi due-tre campionati è stata quella la quota per il quarto posto. La quinta ne ha sempre fatti circa 65 negli scorsi anni, ma fare queste proiezioni serve a poco. Noi dobbiamo pensare ad andare a vincere la nostra partita. Avremo tante sfide difficili, se affrontiamo mentalmente tutte queste partite insieme siamo morti. Se le affrontiamo una per volta possiamo anche vincere tutte le gare. Nessuno pensava che avremmo fatto 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta in 9 partite con me e questo deve darci un po’ di fiducia per le prossime gare”.

Mercato: la Roma pensa al futuro e due addii a parametro zero appaiono ormai certi

C'è un campionato da giocare e una finale di Europa League da conquistare nuovamente. La Roma è in cerca di punti chiave nella lotta per avere un posto nella nuova Champions League, una competizione cui i giallorossi non prendono parte da ben cinque stagioni. L'obiettivo ultimo di quella che a oggi è la terza squadra per monte ingaggi nel massimo campionato italiano. Un costo elevatissimo, per una formazione incapace di dimostrarsi all'altezza della moneta sonante spesa per costruirla. Per questo oltre ai risultati in campo, uno degli obiettivi del nuovo ds sarà quello di sfoltire la rosa, magari togliendosi di dosso alcuni pesanti contratti adesso in essere.

Tra questi ce ne sono due dal peso specifico importante che andranno in scadenza a giugno. Il primo caso è relativo a Rui Patricio. Il suo addio è ormai una certezza dalle parti di Trigoria. Il portoghese è arrivato a Roma nell'estate del 2021 e dopo 129 presenze, con l'arrivo di De Rossi ha dovuto abdicare al ruolo di portiere titolare in favore di Svilar. L'estremo difensore classe '99 ha raccolto l'eredità del più esperto collega lusitano e sta dimostrando di meritare il ruolo. Spostato a dodicesimo, è difficile credere che l'ex Wolverhampton e Sporting Lisbona accetterà di rinnovare con i capitolini per il ruolo di riserva. Un ritorno in patria sembra infatti la più logica soluzione per il proseguo della carriera dell'estremo difensore. Un contratto dal valore di circa tre milioni di euro netti a stagione verrà dunque terminato a fine campionato.

Altro giocatore in scadenza di contratto è Leonardo Spinazzola. Accordo dallo stesso valore economico del collega nella stessa situazione contrattuale, che rende complicata la permanenza anche del laterale classe 1993. Con De Rossi però c'è il feeling giusto per aprire a una trattativa di permanenza. Le trattative però non saranno semplici. Le note noie fisiche del terzino lasceranno ampio margine per le riflessioni degli uomini mercato giallorossi e probabilmente solo nel caso in cui il campione d'Europa nel 2021 accetterà una riduzione dell'ingaggio, magari spalmato su più stagioni, si potrà arrivare a una sua permanenza anche nel futuro della squadra. 

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