Roma, la rinascita di Belotti non basta. Troppi sprechi nella finalizzazione

L'analisi del pareggio giallorosso alla prima di campionato contro la Salernitana

di FILIPPO MONETTI -
21 agosto 2023
L'esultanza di Belotti

L'esultanza di Belotti

Roma 21 agosto 2023 – Punita dagli episodi. Si può riassumere così il debutto in campionato della Roma, fermata sul pari all'Olimpico da una spietata Salernitana, capace di colpire con un gol a ogni singolo tiro costruito. La squadra di José Mourinho, guidata per l'occasione dal Campione del Mondo '82 Bruno Conti causa squalifica dello Special One, gioca bene per ampi tratti di gara, ma soffre il cinismo dei campani, in particolare quello di Antonio Candreva: giustiziere dei capitolini per ben due volte. 

La Roma passa in vantaggio presto, grazie alla realizzazione al 17' di Andrea Belotti: primo gol in Serie A da quando veste la maglia giallorossa. Sul lancio lungo di Llorente, stop eccezionale dell'azzurro, che resiste al duello fisico con Fazio, poi supera con una finta Gyomber, prima di trafiggere Ochoa per il vantaggio capitolino. Una liberazione sia per il giocatore, sia per i tifosi, che hanno aspettato questa marcatura un anno intero. Fa sorridere come questa rete il gallo l'abbia dovuta segnare due volte, visto come un'azione analoga all'8', dove l'ex Torino aveva trovato il fondo della rete, era stata annullata dal Var per la posizione di partenza irregolare del numero 11 giallorosso. 

I padroni di casa gestiscono possesso e ritmo di gioco per quasi tutta la prima frazione, ma basta un lampo di Candreva a ristabilire la parità nel punteggio. Il numero 87 granata inizia e finisce l'azione: triangolazione con Fazio, che inizialmente servirebbe Coulibaly, il giocatore però spalle alla porta lascia correre la sfera, andando a bloccare al tempo stesso Mancini: lanciando l'uno contro uno di Candreva in area con Smalling. Superato l'inglese, l'ex Inter lascia andare un destro potentissimo sotto la traversa per il pareggio. L'ex Lazio non è però soddisfatto e in avvio di secondo tempo raddoppia con un capolavoro a giro di sinistro, che supera il pregevole tuffo di Rui Patricio. Ci pensa ancora Belotti, protagonista assoluto del match, a riacciuffare il risultato a meno di 10' dalla fine: colpo di testa sontuoso in area di rigore, sul cross perfetto di Paredes, per il 2-2 finale.

Nonostante non sia arrivata la vittoria, c'è di che essere soddisfatti in quel di Trigoria. La Roma si è imposta dal punto di vista del palleggio e ha avuto un convincente predominio territoriale: 60% del tempo con il pallone tra i piedi per i giallorossi, che quasi la metà di questi minuti (il 45%) li spendono palleggiando nella metà campo ospite. Un dato figlio dei 389 passaggi completati su 475 (82% del totale), mentre la Salernitana si è fermata a 240, per una precisione del 73% (328 i fraseggi tentati dai campani).

Se fosse stato un incontro di pugilato, i giallorossi avrebbero meritato ampiamente il successo al verdetto dei giudici, con i dati che non condannano i giallorossi, ma al contrario evidenziano le prodezze di Antonio Candreva, capace di realizzare due reti nelle due sole occasioni avute. La Roma invece non capitalizza quanto di buono riesce a creare, tirando solo 3 volte in porta, nonostante la bellezza di 13 tiri totali; due conclusioni in porta su tre invece per i granata. La bilancia pende poi ancor di più a favore dei padroni di casa se si va a leggere la statistica degli Expected Goals, il dato che quantifica i gol che si sarebbero segnati all'interno del match. Il conto finale racconta di 2,01 xG a 0,36 xG in favore dei padroni di casa. La buona notizia è che i lupacchiotti sanno concretizzare quando arriva l'occasione propizia, ma in difesa faticano. Nel dettaglio, Belotti ha convertito due tiri da 0,38 e 0,46 xG, ma c’è stato l’incredibile spreco di Mancini, che ha buttato alle ortiche un’occasione da 0,85 xG. 

A differenza dello scorso finale di stagione, la squadra della Capitale si è dimostrata meno nervosa e più disciplinata. I giallorossi hanno sì speso 12 falli contro i 9 dei campani, ma non hanno ricevuto alcun cartellino giallo, mentre Feliciani ne ha sventolati ben 4 all'indirizzo dei granata, nello specifico ha ammonito Gyomber, Fazio, Maggiore e Kastanos.

Marcos Leonardo addio

Torna a far discutere la faccenda Marcos Leonardo. Il talento brasiliano, con ogni probabilità non sarà un giocatore della Roma, o almeno non in questa sessione di mercato. Il classe 2003 rimarrà almeno fino a gennaio in Brasile, poi le porte della Serie A potrebbero tornare ad aprirsi per lui. I giallorossi, grazie anche al lavoro di alcuni intermediari che rappresentano il giocatore (Rafaela Pimienta in primis), stanno lavorando per chiudere l'accordo che garantirebbe ai capitolini il suo ingresso a Trigoria a partire dalla prossima sessione di mercato, quando l'attuale Brasileirao sarà concluso. La trattativa potrebbe chiudersi nelle prossime ore, visto come entrambe le squadre hanno già giocato la rispettiva partita di campionato.

Il diretto interessato intanto è tornato ad allenarsi con la squadra, dopo aver tentato di forzare la mano per la propria cessione non presentandosi ad allenamenti e partite con la maglia del Santos. Nella giornata di ieri Marcos Leonardo è tornato a disputare un incontro con i bianconeri sudamericani, ritrovando subito anche la gioia del gol, nella vittoria per 1-0 contro il Gremio. Queste le sue parole ai microfoni dei media brasiliani, dopo la partita: "Ringrazio Dio - inizia l'atleta verdeoro - per tutto quello che sto vivendo. Quello che è accaduto in questo periodo fa male a me e al club. Il presidente mi aveva promesso di poter andare via, ma va bene così e ora è tutto risolto. Sono rimasto fuori contro il Fortaleza perché non ci stavo con la testa, pensavo solo alla proposta (della Roma ndr), era quello che desideravo. Sono comunque rimasto per aiutare la squadra, non ho mai pensato di scappare dalla porta dal retro dal club che mi ha cresciuto su e al quale sono molto grato. Quando entro in campo do sempre il massimo e il Santos non merita di soffrire così".

In casa Roma si cerca ora di accelerare per Duvan Zapata e regalare così a Mourinho il secondo attaccante, per sostituire l'infortunato Tammy Abraham. I capitolini stano provando in queste ore a chiudere l'affare per avere il colombiano già a disposizione per la seconda di campionato, quando affronteranno il Verona al Bentegodi.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su