Roma: l'Inter mostra i muscoli, la striscia di De Rossi si ferma a 3 vittorie

L'analisi della sconfitta giallorossa all'Olimpico contro i nerazzurri

di FILIPPO MONETTI -
11 febbraio 2024
Romelu Lukaku a duello con Stefan De Vrij

Romelu Lukaku a duello con Stefan De Vrij

Roma 11 febbraio 2024 – Era una sconfitta preventivabile, ma questo non la rende meno amara il giorno dopo. Nella serata di ieri all'Olimpico è andata in scena una partita appassionante, divertente e a tratti epica, aiutata anche dalla pioggia battente a dare un contorno unico a questa sfida, dove la Roma ha dovuto alzare bandiera bianca all'Inter di Simone Inzaghi, ora a caccia della fuga per lo scudetto, in una sfida ricca di gol e colpi di scena, terminata 2-4. Daniele De Rossi assaggia per la prima volta il sapore della sconfitta dopo tre vittorie in altrettanti match da tecnico capitolino, ma questo non nega i passi in avanti fatti dalla squadra nel periodo sotto la guida dell'ex capitano.

Per la sfida alla capolista De Rossi conferma dieci undicesimi della squadra che ha fatto un solo boccone del Cagliari, con il solo cambio a sorpresa di Huijsen al posto di Llorente al centro della difesa. Confermato ancora Angeliño sulla sinistra, mentre a centrocampo c'è ancora Cristante con Paredes e Pellegrini. Intoccabile il tridente composto da El Shaarawy, Lukaku e Dybala. Inzaghi invece conferma in blocco la formazione che ha vinto il derby d'Italia contro la Juventus.

La scelta dei giallorossi è chiara fin da subito: non si vuole lasciare all'Inter la possibilità di ragionare, per questo la scelta di un asfissiante pressing alto, che mette a tratti in crisi i palleggiatori nerazzurri. La Roma difende molto alto, con la chiara intenzione di non permettere agli ospiti di entrare nella propria metà campo, questo regala un paio di azioni interessanti fin dalle prime battute ai padroni di casa, ma a sbloccarla, a sorpresa, sono i meneghini, che approfittano di un rinvio inefficace da corner di Lukaku, con Acerbi a colpire di testa e a beffare sul palo lontano Rui Patricio. Roma che protesta per l'offside di Thuram, a detta dei giallorossi attivo, corretta però la valutazione di Guida, che all'on-field review riesce a constatare come sia Rui Patricio a cercare il contatto con il francese, mentre il numero 9 nerazzurro si stava sfilando.

La reazione romanista però non tarda e a difensore centrale, risponde difensore centrale, con Mancini a trovare un inserimento da bomber vero. Il difensore centrale infatti infila alle spalle la retroguardia nerazzurra e di testa tramuta il cross perfetto di Pellegrini nel pareggio. Roma che trova anche il sorpasso sul finale di primo tempo, grazie alla fuga in contropiede ancora di Pellegrini, sostenuto perfettamente da tre compagni per un 4 contro 3 da manuale. Il capitano apre per El Shaarawy e il faraone con il mancino secco tocca i due legni prima di gonfiare la rete, per il 2-1 di fine primo tempo.

Se però i primi 45' dei giallorossi sono da sogno, i secondi sono un incubo, non per colpa dei ragazzi di De Rossi si intende, ma grandissimo merito dell'Inter, che nella ripresa ribalta i giallorossi. La Roma non trova la stessa concentrazione e intensità della prima frazione e paga carissima questa pecca. I nerazzurri alzano i propri esterni e accerchiano la retroguardia capitolina. Nascono così spazi per i palloni dagli esterni al centro dell'area per i tagli degli attaccanti. Ne bastano due a Thuram per mettere a segno la rimonta interista. Prima il francese anticipa Mancini, bruciando Rui Patricio sul primo palo, poi non riesce a fare lo stesso con Angeliño, ma induce all'errore il difensore spagnolo, che finisce con il mettere in porta lui stesso il cross diretto al numero 9 ospite. 

De Rossi legge la squadra in difficoltà e prova con i cambi a dare una scossa alla squadra, schierando in ordine Spinazzola e Bove per primi, poi Baldanzi, Zalewski e infine Azmoun. Lukaku ha tra i piedi l'occasione del pareggio, ma solo davanti a Sommer si fa ipnotizzare dall'estremo difensore elvetico, il quale gli strappa la palla dai piedi. Ma se il belga perdona, la stessa premura non la concedono i ragazzi in maglia nerazzurra. Dopo infatti dieci minuti in trincea, al 93' gli ospiti escono dalla propria area di rigore con un contropiede bruciante: l'assist di Arnautovic apre a Bastoni lo specchio della porta e il centrale interista non tradisce la fiducia dell'austriaco e realizza il 2-4 definitivo. Un successo che proietta a +7 sulla Juventus i nerazzurri, tentando così l'allungo per lo scudetto, Roma che invece resta ferma a quota 38 punti al sesto posto.

Le statistiche della partita

Nonostante il coraggio e l'intensità messa in campo dai giallorossi, alla fine l'Inter vince con merito la partita, come testimoniato anche dai dati. I nerazzurri vincono ma con margine ristretto il duello per il possesso di palla: i meneghini mantengono il pallone tra i piedi per il 54% del tempo, mentre la Roma si ferma al 46%. Numeri che portano a 401 passaggi completati dai capitolini, con una percentuale di realizzazione dell'86%, mentre i meneghini ne realizzano 485 con un tasso di conversione realizzazione leggermente migliore con l'89% di precisione.

Leggero vantaggio anche nei numeri offensivi da parte dei nerazzurri. I padroni di casa infatti combinano per 8 tentativi verso la porta di Sommer, di cui 3 trovano lo specchio difeso dal portiere elvetico, mentre dall'altra parte gli interisti tirano per ben 10 volte, centrando lo specchio la bellezza di 6 volte complessive, mostrando maggiore precisione, colpendo anche un legno con Pavard. Fanno specie però i dati relativi agli expected goals. Anche in questo confronto gli ospiti hanno la meglio, ma in una partita con la bellezza di sei gol, è divertente ammirare come le prestazioni degli attaccanti abbiano addirittura triplicato i gol previsti da questo dato statistico. La Roma combina infatti per appena 1,01 xG, mentre l'Inter per 1,24 xG, per un totale di poco superiore ai 2 gol previsti.

Altri numeri dell'incontro i ragazzi di Simone Inzaghi vanno dalla bandierina 8 volte contro le sole 3 dei giallorossi, ma in compenso la squadra di De Rossi recupera più palloni (41-39) e commette meno falli (9-14), però compensa subendo due cartellini gialli, mentre rimane immacolato il tabellino disciplinare dei nerazzurri.

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