Duda e Ngonge condannano la Roma: il Verona vince 2-1

Due gol nel primo tempo su errori difensivi puniscono la Roma di Mourinho, a nulla serve il primo gol in A di Aouar nella ripresa

di MANUEL MINGUZZI -
26 agosto 2023
Hellas Verona - Roma (Ansa)

Hellas Verona - Roma (Ansa)

Verona, 26 agosto 2023 - Verona a punteggio pieno dopo due giornate di campionato. Mourinho a secco di vittorie. E’ la quarta volta in carriera dopo due turni per il portoghese. Al Bentegodi Duda, erroraccio di Rui Patricio, e Ngonge, regalano il successo al Verona contro una Roma che ha creato tanto ma anche sbandato dietro, rendendo inutile il primo gol in Serie A di Aouar. Bentegodi in festa nel primo tempo, poi di resistenza nel secondo anche con il rosso a Hien. I giallorossi escono sconfitti comunque con il 73% di possesso palla e rimangono ancorati ad un solo punto in classifica. Infortuni per Dybala e Zalewski a rendere ancora più nera la serata. Ora assalto a Lukaku sul mercato per completare una rosa che necessita di attaccanti in grado di finalizzare la mole di gioco romanista.  

Due errori Roma, due gol: che patatrac Patricio

Baroni sceglie Djuric punta centrale con Ngonge e Folorunsho a supporto. Per Mourinho scontata coppia di attacco composta da Dybala e Belotti, mentre a governare il centrocampo c’è Paredes. I giallorossi sembrano approcciare bene la gara creando subito una occasione con un piazzato di Dybala, ma Hien salva Montipò. Tuttavia, dall’altra parte, alla prima controffensiva scaligera, arriva il gol: contropiede con Ngonge che apre per Terracciano, botta di destro che Rui Patricio lascia a centro area e Duda si avventa per il vantaggio. Doccia fredda nella calura estiva di agosto. La Roma prova subito a reagire ma la traversa ferma Cristante in girata aerea, mentre Dybala reclama un rigore per un tocco in area di Djuric ma Doveri opta per la simulazione. Tenta anche Pellegrini con uno stop volante e una buona percussione ma il destro va a lato. Non giocano male gli uomini di Mourinho, però manca lucidità e concretezza negli ultimi sedici metri. Il Verona, invece, agisce di rimessa o sfruttando le palle alte sul gigante Djuric che impegna il duo Mancini-Smalling anche se dalle parti di Rui Patricio ci si arriva poco. Al 27’ altra occasione romanista con Dybala che si smarca con uno schema da corner ma Montipò gli preclude la via del gol. Non finiscono le chance giallorosse: percussione di Kristensen, palla al centro per la botta di Zalewski con Terracciano che salva Montipò davanti alla porta. Doveri ha poi un abbaglio nel finale di tempo quando vede un tocco di mano in area di Hongla su sponda aerea di Pellegrini, per fortuna c’è il Var a revisionare un episodio mal letto dal direttore di gara. Niente rigore (c’era anche offside). Ma la Roma è svagata dietro e in pieno recupero di primo tempo si fa prendere in contropiede con Duda che lancia lo sprinter Ngonge: saltato secco Smalling e sinistro vincente per il raddoppio.  

Aouar in gol, ma la rimonta non si completa. Out Dybala

Serve la rivoluzione per Mourinho che all’intervallo sceglie Spinazzola, Aouar e El Shaarawy per cercare di riaprire una partita difficile e contro un Verona coriaceo. L’intento riesce perché la Roma ha un altro ritmo e comincia a riversarsi nella metà campo scaligera. Subito il faraone impegna Montipò sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti e poco dopo è ancora il portiere Hellas a togliere il gol ad un colpo di testa di Mancini. La rete è nell’aria, arriva al 56’ al termine di una azione convulsa che porta Belotti ad anticipare Montipò in uscita poi Aouar a porta vuota segna il suo primo gol in Serie A. Baroni percepisce il cambio di inerzia e deve correre ai ripari con Serdar e Faraoni per fornire energia ad un Verona più imballato. Scema col passare dei minuti la forza della Roma mentre aumentano i cartellini per Doveri che comuncia ad ammonire di qua e di là. Dopo 68 minuti finisce la partita di Dybala, forse per un problema fisico, dentro Solbakken. Altri problemi per la Roma che non trova pace visto che poco prima anche Zalewski aveva dovuto abdicare. Ancora cambi per Baroni che sceglie Bonazzoli per avere un po’ di qualità in avanti nella fase di ripartenza. La Roma non trova più le trame fluide di inizio secondo tempo e il Verona sceglie un approccio prudente mantenendo le posizioni per non concedere spazi agli avanti giallorossi. Gli ospiti devono dunque andare sulle fasce dove Spinazzola ed El Shaarawy sono più attivi, ma calano le occasioni da gol così come il ritmo e l’Hellas riesce infatti a gestire meglio il vantaggio. C’è Aouar ad avere una buona occasione su buona palla del faraone ma Folorunsho salva tutto approfittando di uno stop non perfetto del mediano romanista. Contenuta la verve giallorossa il Verona ha più facilità nel trovare la quadratura di una difesa che si compatta e ritrova l’agonismo necessario per non sbandare, mentre la Roma, senza la qualità di Dybala, diventa molto più macchinosa nella fase di possesso palla. Un sussulto a dieci dalla fine quando Hien si fa sorprendere dalla fuga di Belotti e lo stende, per Doveri non è ultimo uomo ma il Var interviene: on Field review e rosso per il difensore scaligero. Dalla punizione seguente Pellegrini è sfortunato e colpisce una clamorosa traversa a Montipò battuto. Assalti finali della Roma con dieci di recupero, prima Cristante spara un destro al volo di poco a lato, poi Pellegrini non controlla bene al limite per tirare e si fa rimontare dai difensori e infine Mancini da fuori impegna Montipò. L’ultima occasione è un colpo di testa di Aouar che sfila a lato, perché i cross sconclusionati che mette la Roma nel finale sono facile preda di Montipò che dunque cementa la vittoria. Roma sconfitta contro un Verona che vince con il 27% di possesso palla. Nel calcio si può fare. Adesso per la Roma ultimo assalto a Romelu Lukaku: il finalizzatore che serve a chi ha avuto il controllo del gioco ma non i gol. A Mourinho serve come il pane.

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