Roma: Juric non esce dalla crisi, solo un altro pareggio a Bruxelles

L'analisi del pareggio romanista in Belgio

di FILIPPO MONETTI
9 novembre 2024
Gianluca Mancini festeggia la rete contro l'Union SG in Europa League

Gianluca Mancini festeggia la rete contro l'Union SG in Europa League

Roma, 9 novembre 2024 - Altra trasferta, altra possibilità di vincere ancora disattesa. La Roma non perde, ma torna dal Belgio con solo un pareggio, nonostante fosse riuscita a indirizzare l'incontro con un avversario sulla carta al di sotto delle capacità giallorosse. Allo stadio Re Baldovino di Bruxelles i capitolini non vanno oltre l'1-1 contro la Royale Union Saint-Gilloise nella sfida valevole per la quarta giornata di Europa League. Al vantaggio di Mancini, risponde Mac Allister, ma ancora una volta è la qualità del gioco, non il risultato in sé a preoccupare i tifosi.

Contro i belgi Juric schiera una versione abbastanza rimaneggiata della formazione giallorossa, senza però rinunciare a diversi dei titolari. Ancora panchina per Hummels, c'è Cristante al centro della difesa con Mancini Angeliño. C'è El Shaarawy a sinistra, mentre davanti Shomurodov è l'attaccante scelto, sostenuto da Baldanzi e Pellegrini. Gli avversari schierano un prudente 4-4-2, cercando di coprire le linee di passaggio e facendo leva sulle evidenti difficoltà della Roma a trovare spazi e qualità negli ultimi metri di campo. I limiti in fase di palleggio dei capitolini si vedono quasi fin da subito. Una delle chiavi per l'attacco è la riaggressione rapida, altrimenti il centravanti è troppo isolato e l'attaccante uzbeko non ha la qualità di Dovbyk di ripulire palloni complicati e creare gioco anche dalle situazioni più difficili e solitarie.

Non solo la fatica in fase di palleggio, la squadra di Juric è anche facile preda delle ripartenze in contropiede degli avversari. Quando manovrano i giallorossi portano molti uomini nella metà campo avversaria, offrendo il fianco ai contrattacchi avversari. La scarsa qualità del palleggio per altro offre pure più occasioni agli avversari per fare male, ma un po' anche gli errori degli avversari, un po' anche tutti gli ottimi rientri da parte dei ragazzi capitolini, ecco la ragione per cui la Roma non paga dazio in questa partita. Il copione della partita per altro non varia né con i cambi, né con il variare del punteggio. Le due reti delle squadre sembrano arrivare in maniera casuale, figlie di due episodi legati alle uscite più o meno sbagliate dei due portieri. Prima Moris si fa battere sul tempo dal super stacco di Mancini, che lo anticipa e gli permette di realizzare il momentaneo vantaggio ospite; poi Svilar scivola al momento di raggiungere il pallone sul tentativo da calcio d'angolo.

A livello quantitativo, se uno leggesse solo le statistiche, senza conoscere la partita, la maggior parte di queste sembrano raccontare di una partita divertente e combattuta. In realtà nella partita è mancata molta qualità, da entrambe le parti, per una sfida brutta tra due formazioni non nella loro miglior versione degli ultimi anni. La lotta per il possesso la vince la Roma con un 43-57 di percentuale a favore. Da entrambe le parti però il palleggio è di scarsa qualità: nessuna delle due squadre infatti arriva all'80% di precisione nei passaggi (71% i belgi e 78% i capitolini). Non solo questo, le due squadre concludono rispettivamente per 14 volte, la squadra belga, 11 quella romana, equivalendosi sui tiri in porta con 5 a testa. Nonostante però queste occasioni, numericamente elevate, la qualità latita enormemente. Nessuna delle due squadre riesce infatti a raggiungere un valore superiore a uno sotto la voce degli expected goals, arrivando a 0,83 xG l'Union SG e a 0,62 xG la Roma.

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