Roma, tutto in una partita. La finale di Europa League contro il Siviglia vale più di una stagione

La sfida di mercoledì a Budapest decisiva per il presente e futuro della società: il secondo trionfo europeo di fila porterebbe la squadra di Mourinho nella prossima Champions

di YAHYA ACERBI -
29 maggio 2023
I giocatori della Roma pronti per la finale di Budapest

I giocatori della Roma pronti per la finale di Budapest

Roma, 29 maggio 2023 – “Non è da una partita che si giudica l’operato di una stagione”. Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase: per quanto riguarda la Roma, però, questa teoria è presto smentita. I giallorossi si giocano tutto in 90 minuti, anzi guardando l’esito delle ultime due finali di Europa League, sono possibili 120 minuti più i rigori.

È stata una stagione singolare quella della Roma di Mourinho, fino a metà aprile in corsa per un piazzamento Champions in campionato, un ottimo cammino europeo e la sola macchia dell’eliminazione in Coppa Italia. Poi sono arrivati gli infortuni, a ridosso di un mese costellato di scontri diretti e il tecnico portoghese si è trovato a dover fare una scelta, puntare al quarto posto o provare a vincere l’Europa League.

Lo Special One, coerentemente con la sua storia personale, non ci ha pensato due volte e ha gettato le sue fiches sulla vittoria del trofeo Internazionale. In campionato, infatti, il successo manca da sette partite e spesso la squadra è scesa in campo con riserve e primavera.

Si profilano dunque due scenari per questo finale di stagione e mai come in questo caso il destino di una società dipende dall’andamento di una singola partita. Nel primo e auspicato scenario i giallorossi riescono a battere il Siviglia, portano a casa il secondo trofeo europeo consecutivo, conquistano la Champions da testa di serie e tornano a Roma vittoriosi e pronti a farsi accogliere dal calore del popolo romanista. Il secondo e infausto scenario vede il Siviglia conquistare il trofeo, condannando così la Roma a un’altra stagione senza Champions (obiettivo dichiarato di questa annata), lasciando il rammarico di aver rinunciato alla qualificazione tramite il campionato troppo presto.

Oltre alla soddisfazione di sollevare un trofeo così prestigioso, la vittoria dell’Europa League comporta un ritorno economico non indifferente: 75 sono i milioni che entrerebbero nelle casse della Roma, senza contare la qualificazione alla prossima Champions League, alla Supercoppa europea e all’aumento di prestigio.

Vincere significherebbe poter contare su investimenti di livello nel mercato estivo. Non c’è in palio solo il presente ma, soprattutto, il futuro della Roma. A prescindere dalla permanenza o meno di Mourinho l’esito del match di Budapest implica un tipo di approccio al mercato, in entrata e in uscita, completamente differente.

Il match con il Siviglia comporterà l’interruzione obbligata di un record europeo fino ad ora perfetto: gli andalusi hanno vinto 6 finali su 6 giocate di Europa League, Mourinho dal canto suo ha vinto 5 finali europee su 5 giocate. La legge dei grandi numeri si trova in completo imbarazzo guardando queste statistiche, non sapendo da che parte pendere. Si prospetta una partita sulla carta molto equilibrata che vede il Siviglia leggermente favorito. Il destino della Roma è più che mai appeso a un filo, la finale di Budapest può rivelarsi il più grande trionfo o la più rumorosa caduta.

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