Giudice sportivo dopo il derby di Roma. Curva della Lazio chiusa per insulti razzisti a Lukaku. Raffica di qualifiche
Gli ultras biancocelesti non ci saranno all’Olimpico contro il Napoli. Tre turni al giallorosso Mancinini, due ad Azmoun espulsi nel finale della gara di mercoledì. Provvedimenti anche per Milan e Atalanta. Arrestato il tifoso della Lazio che ha lanciato un petardo ferendo due tifosi giallorossi
Roma, 12 gennaio – Chiusura per una giornata della curva della tifoseria della Lazio per gli insulti razzisti rivolti contro il giocatore giallorosso Romelu Lukaku nel corso del derby di Coppa Italia di mercoledì scorso. Lo ha stabilito il Giudice Sportivo per i settori Curva Nord, Distinti Nord, Est e Ovest per la prossima partita in casa della Lazio, il 28 gennaio contro il Napoli. In particolare il provvedimento fa riferimento a “beceri e insultanti ululati di discriminazione razziale” partiti dalla curva biancoceleste quando Lukaku era in possesso del pallone di gioco.
Il Giudice Sportivo ha, inoltre, multato la Lazio per 50mila euro e la Roma per 15mila euro per i comportamenti violenti dei rispettivi tifosi nel corso della stessa partita. Mano pesante anche nei confronti dei giocatori, protagonisti di una partita a nervi tesi.
Tre le giornate di squalifica inflitte a Gianluca Mancini e due a Sardar Azmoun, giallorossi espulsi a fine gara. Essendo stati eliminati dal torneo di questa stagione, i due giallorossi sconteranno le squalifiche nella Coppa Italia 2024-2025. Sospesi per una gara, invece, il milanista Antonio Mirante e i laziali Pedro e Luca Pellegrini. Fra gli allenatori, infine, due giornate a Gian Piero Gasperini dell'Atalanta e una al collaboratore di Mourinho, Nuno Luis Da Costa Santos.
Tifoso Lazio arrestato
Extra campo è stato rintracciato e arrestato in flagranza differita dalla polizia il tifoso che durante la partita di mercoledì all'Olimpico tra Roma e Lazio ha lanciato un petardo ferendo due supporter giallorossi, di cui uno in modo grave. È accusato di lancio di oggetti pericolosi in occasione di manifestazioni sportive e lesioni gravissime aggravate. Si tratta di un 42enne laziale, non riconducibile ai contesti delle tifoserie ultras, con precedenti di polizia per reati maturati nel contesto di competizioni sportive e stupefacenti. È stato identificato dagli investigatori di Digos e del commissariato Prati grazie all'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Nel dettaglio, l'autore del gesto è stato cristallizzato nel momento in cui, alle ore 17:30 circa, durante le fasi di riscaldamento dei giocatori, dalla Tribuna Tevere ha scagliato un petardo verso il settore Distinti sud est ferendo due tifosi della Roma. Durante una perquisizione in casa sono stati trovati e sequestrati gli indumenti indossati e in particolare delle scarpe con tracce ematiche così come immortalato dalle immagini. Il Questore di Roma ha già avviato l'istruttoria utile alla adozione del Daspo.
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