La Roma prova a chiudere per Ndicka, il Milan tenta il sorpasso
I giallorossi vicini a ottenere il sì del difensore, i rossoneri provano a inserirsi
Roma, 10 giugno 2023 - Il mercato inizierà ufficialmente solo il prossimo primo di luglio, ma le schermaglie tra le squadre di Serie A sono già cominciate. Il motivo del contendere sono i possibili innesti a parametro zero, con tanti giocatori in scadenza, vogliosi di mettersi in gioco in un club nostrano. Roma e Milan hanno iniziato in questi giorni un vero e proprio duello per riuscire a portare in Italia il talento di Evan Ndicka.
Il giocatore e i suoi agenti hanno già un accordo di massima con la Roma, con l'offerta romanista di 3 milioni più bonus a stagione, con contratto quinquennale. Al momento si attendono solo i documenti per concludere la pratica, prima dell'ufficializzazione della trattativa. Il ragazzo franco-camerunense avrebbe potuto sostenere le visite mediche a Roma già la prossima settimana, per poi partire insieme ai compagni per il ritiro. La data inizialmente prevista era quella del 15 giugno, ma ora si parla di come molto probabilmente queste potrebbero slittare alla settimana del 19 giugno, visto l'impegno del giocatore con la propria nazionale.
Nonostante la trattativa con la squadra di Mourinho sia ben avviata e praticamente prossima a scrivere la parola fine, il Milan sta tentando ugualmente un inserimento all'ultimo secondo. per provare a strappare il giocatore ai giallorossi. Tutti gli indizi puntano però sul fatto che ormai le chances per i milanesi di ottenere il ragazzo classe '99 siano prossime allo zero. Il fattore temporale gioca in favore dei capitolini, che da tempo hanno annusato l'affare e cominciato a trattare con il difensore e i suoi agenti. In secondo luogo Stefano Pioli pare aver parlato con il giocatore, senza però avergli potuto promette il ruolo da titolare che il giocatore chiedeva. Oltre al Milan anche il Manchester United osserva interessato alla finestra l'epilogo della trattativa tra Ndicka e la Roma, valutando un possibile inserimento last minute. Un'importante e improvvisa concorrenza che però non sembra, per ora, poter minare l'accordo tra le parti. Si attende l'ufficialità o possibili nuovi sviluppi in settimana.
Sirene inglesi per Roger Ibanez, la Roma però chiede tanto
Come detto nei giorni scorsi, uno dei temi centrali per il futuro della Roma sarà quello riguardo al settlement agreement concordato con la UEFA. I giallorossi dovranno battere cassa per evitare le sanzioni dalla federazione e per questo saranno costretti a sacrificare qualcuno dei protagonisti di questa stagione, tanto più visto l'infortunio di Tammy Abraham. Il futuro di Roger Ibanez al momento è uno di quelli maggiormente in bilico. Il difensore brasiliano ha fatto esperienza e ha mercato all'estero, con l'ingaggio di Ndicka che andrebbe chiaramente a sostituire l'eventuale cessione dell'ex Atalanta. La cessione del ragazzo con la maglia numero 3 permetterebbe alla Roma di avere i soldi necessari per pareggiare il bilancio prima della data del 30 di giugno.
Il giocatore ha molto mercato in Premier League, ma la richiesta dei capitolini per lasciar partire il suo difensore centrale titolare è molto elevata. La cifra è già nota da tempo: 30 milioni per separare il sudamericano dal club della Lupa. Una richiesta molto elevata che potrebbe spaventare le squadre interessate e rallentare l'operazione di vendita. In Inghilterra sono diversi i club disposti ad investire per il ragazzo classe '98, con il Tottenham in prima fila per consegnare a Postecoglu il suo primo acquisto da tecnico degli Spurs. La valutazione fatta dal club però si aggira sui 20 milioni. Uno sconto importante rispetto alle richieste della Roma. La vicenda potrebbe entrare nel vivo la prossima settimana, con il club londinese che potrebbe affondare il colpo per portarlo nella capitale britannica. I giallorossi hanno fretta di vendere ma non vorrà di certo regalare a prezzo di saldo i propri pezzi pregiati.
Coach Experience a Rimini, le parole di Di Francesco e Stramaccioni sulla Roma
Si è svolta oggi l'ultima giornata della The Coach Experience a Rimini, una fiera organizzata dall'AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio) alla sua quarta edizione. Un evento che si è detto pronto a radunare nel quartiere fieristico riminese le figure professionali del mondo calcistico e tutti gli appassionati per una tre giorni d'incontri, confronti e scambio di idee sugli aspetti tecnici del calcio a tutti i livelli. Tra i presenti alla kermesse romagnola c'è stato Eusebio Di Francesco, ex allenatore di Sassuolo e Roma, attualmente svincolato.
Il tecnico ha parlato della stretta attualità, partendo dai successi della Nazionale Under 20, che affronterà l'Uruguay nella finale del Mondiale di categoria domenica in Argentina, fino agli insuccessi di Roma e Fiorentina nelle finali europee. "Le vittorie dell'Under 20 ci dicono che il nostro calcio è in crescita e il lavoro del settore giovanile sta migliorando. Ora il nostro calcio ha più fiducia nei giovani. Le finali europee? Anche se Roma e Fiorentina hanno perso hanno giocato con carattere e volontà, la Fiorentina ha dimostrato di voler fare la partita poi l'ha persa alla fine ma occorre dare maggior consapevolezza al nostro sistema. Sui giallorossi? Mourinho ha ricompattato l'ambiente, in campionato poteva fare qualcosa in più ma credo che abbiano puntato molto sull'Europa League. Ha dimostrato di essere un tecnico di livello e ha ridato stimoli ad una piazza che ho vissuto in prima persona e ho fatto una semifinale di Champions e devo dire che se ci fosse stato il VAR magari avremmo parlato di altro",
Anche Andrea Stramaccioni, ex tecnico dell'Inter ora opinionista di Dazn è intervenuto per discutere dello stato di salute del calcio italiano. "È un grandissimo momento per l'Inter e per il calcio italiano. L'Italia torna a fare la finale della massima competizione europea in un momento non facile, in cui la Nazionale non si qualifica al Mondiale. Abbiamo raggiunto le tre finali con tre squadre, oggi c'è la più importante. Sappiamo che l'Inter gioca contro la squadra più forte del mondo, l'Inter arriverà in pullman e il Manchester City con l'astronave, ma noi italiani ce la siamo giocata sempre con tutti".
Dopo aver attraversato il tema riguardante la finale tra nerazzurri e club inglese, Stramaccioni ha poi parlato della sconfitta in finale di Europa League subita dai giallorossi per mano del Siviglia. "Io ero lì, ho respirato l'atmosfera e la grande amarezza finale. Ci sono sconfitte e sconfitte. Per la genesi quella sconfitta fa male per qualche decisione arbitrale sfortunata. La Roma ha dimostrato che importanza riveste il calcio da un punto di vista sociale, s'è mossa una città intera".
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