Mancini decide il derby e poi sventola una bandiera ‘bottino’ della Lazio davanti alla Sud

Il difensore della Roma ha segnato il gol vittoria, ma dopo la partita il discutibile gesto che rischia di alzare la tensione, già alta, tra le due tifoserie. Poi le scuse: “Solo goliardia”

6 aprile 2024
Mancini sventola davanti ai suoi tifosi una bandiera della Lazio sottratta ai supporter biancocelesti

Mancini sventola davanti ai suoi tifosi una bandiera della Lazio sottratta ai supporter biancocelesti

Roma, 7 aprile 2024 - Farà discutere il gesto di Gianluca Mancini, il difensore della Roma che ha affondato la Lazio per 1-0 nel sentitissimo derby della capitale, di sventolare la bandiera lanciatagli dai tifosi sotto la Curva Sud raffigurante un topo sullo sfondo biancoceleste probabilmente rubata stamane dai romanisti negli scontri con i tifosi della Lazio.

Alla fine della partita era già alta la tensione, anche per qualche entrataccia in campo da censurare. Poi a fine partita le due squadre sono andate sotto la curva occupata dai propri tifosi. Mancini, eroe di giornata, era il più acclamato dal popolo giallorosso e senza pensarci su ha raccolto la bandiera biancoceleste con un ratto nero al centro e l'ha sventolata per una decina di secondi davanti alla Sud giallorossa prima di restituirla ai supporter.

Un gesto che rischia di far salire ulteriormente le temperature tra le due tifoserie, e probabilmente il difensore pagherà anche l’imprudenza con qualche azione disciplinare. E soprattutto alla luce di quanto accaduto stamane alle 9,30, molto prima del derby: un gruppo di 200 tifosi della Lazio con il volto travisato si sono diretti verso il Bar River per scontrarsi con un centinaio di tifosi romanisti.

La polizia è intervenuta e ha separato a fatica gli schieramenti con i lacrimogeni e le cariche. Gli agenti hanno sequestrato un vero e proprio arsenale mazze, bastoni, cacciaviti e un grosso coltello che si usa per tagliare il sushi e i caschi per celare i volti.

La polizia ha rintracciato e fermato due romanisti che si erano fatti curare le ferite in un ospedale della Capitale. Poi ha arrestato per rissa aggravata Claudio Corbolotti, il capo degli Irriducibili della Lazio ed ex Msi e Forza Nuova, già condannato a un anno per il blitz degli ultras laziali a due passi da Piazzale Loreto, a Milano, il 24 aprile del 2019 quando esposero uno striscione in "onore a Benito Mussolini" e facendo saluti romani. E il supporter giallorosso Fabrizio Simula, classe 1983. Anche una fan della Lupa è stata arrestata all'interno dello stadio per resistenza e sei sono stati denunciati per possesso di fumogeni allo stadio.

Mancini si scusa

"Non volevo offendere nessuno, ho esultato con i miei tifosi e un po' di goliardia ci può stare. Sono partite intense, ho preso la prima bandiera che mi hanno dato, però sono cose che finiscono nei festeggiamenti senza mancare di rispetto a nessuno. Chiedo scusa ma ero molto felice di festeggiare con i miei tifosi", queste le scuse di Gianluca Mancini affidate ai canali social della Roma su quanto accaduto a fine derby.  

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