Roma, Mourinho riparte dalla goleada dell'Olimpico

L'analisi del rotondo successo dei giallorossi contro l’Empoli

di FILIPPO MONETTI -
18 settembre 2023
Romelu Lukaku festeggia il gol contro l'Empoli

Romelu Lukaku festeggia il gol contro l'Empoli

Roma, 18 settembre 2023 – Prima vittoria con annessa goleada e porta inviolata. Serviva una risposta ai dubbi sorti dopo il singolo punto raccolto in tre partite e questa non è tardata ad arrivare. All'Olimpico la Roma infligge una tremenda punizione all'Empoli, vincendo per ben 7-0 sui toscani, al termine di una partita che si può definire semplicemente perfetta da parte dei giallorossi. Cinismo, aggressività, pulizia di manovra e precisione sotto porta, la squadra di Mourinho ha punito gli ospiti ad ogni singolo errore, da qui il passivo salatissimo che gli azzurri hanno patito nella capitale.

La partita si mette bene fin da subito per la squadra di casa. Il goffo intervento di Walukiewicz sul cross di Kristensen regala ai giallorossi un rigore dopo poco meno di 40 secondi di gioco. Dybala è glaciale e dal dischetto calcia perfettamente, aprendo il sinistro sotto l'incrocio dei pali alla destra di Berisha. Non c'è però nemmeno tempo di finire l'esultanza per la rete della Joya, che Renato Sanches trova già il raddoppio. Un'azione che comincia e finisce il portoghese: accelerazione dalla trequarti, prima di aprire per Kristensen, poi il rapido inserimento all'interno dell'area di rigore. Il danese vede il compagno dimenticato in area di rigore e lo premia con un cross dolce e perfettamente calibrato, che il portoghese tramuta nel suo primo gol in giallorosso. Il tentativo di reazione dell'Empoli alla metà del primo tempo, viene subito stroncato con un altro gol da parte dei ragazzi di José Mourinho. Bellissimo scambio in verticale tra Cristante e Lukaku, con il belga che fa da sponda all'azzurro, che viene anticipato al momento della conclusione, ma il rinvio di Bereszynski, sbatte su Grassi, con la sfera che prende una strana traiettoria che supera l'incolpevole Berisha.

Nella ripresa i giallorossi amministrano perfettamente ritmo e risultato. Rui Patricio non è quasi mai chiamato a sporcarsi le mani, mentre la Roma evidenzia anche un'ottima capacità di palleggio e di gestione dei ritmi di gara. La partita viene quasi sedata, messa in stand-by salvo qualche accelerazione sporadica, che però spesso diventa letale quando a proporla sono i capitolini. Così arriva il gol di Dybala al 55' con una serpentina eccezionale che poi gli permette infine di toccare col sinistro dolce alle spalle del portiere avversario.

Non è però ancora finito l'incubo per i giocatori dell'Empoli. I ragazzi di Zanetti provano con coraggio a risalire il campo e a cercare quantomeno il gol della bandiera, ma così facendo si espongono al contropiede romanista, che si dimostra letale. Belotti guida le transizioni, poi serve prima Cristante, per un missile da fuori area che si insacca all'incrocio dei pali, poi trova l'imbucata vincente per Lukaku, che può festeggiare il gol sotto la Curva Sud. Il punto esclamativo finale, come se fosse stato necessario, lo mette a segno capitan Mancini, che colpisce di testa il prolungamento del corner di tacco da parte di Cristante.

Le statistiche della partita

Quando il dominio di una squadra nella partita è così evidente, leggere le statistiche è quasi ridondante e in questo caso è effettivamente così. A parte il dato sul possesso palla, che si dimostra abbastanza equilibrato, con i giallorossi che si impongono sì, ma non in maniera così netta come ci si potrebbe aspettare. Il dato complessivo infatti recita un vantaggio capitolino del 53% contro il 47% da parte dei toscani. Identico anche il dato relativo alla precisione dei passaggi: entrambe le squadre portano a compimento l'89%, ma la mole di fraseggi tentati dai giallorossi è leggermente più elevato. In totale infatti i capitolini portano a compimento 508 sui 571 passaggi totali provati, contro i 427 su 480 realizzati dalla squadra ospite. 

La superiorità della squadra in giallorosso viene però legittimata dal numero dei tiri. Se si guarda infatti questo dato specifico i giallorossi concludono per ben 14 volte, 9 di queste trovano lo specchio della porta, con ben 5 da dentro l'area di rigore. Dall'altra parte invece solo 2 tiri in porta sugli 8 totali provati dai ragazzi in maglia azzurra. Insomma un vero e proprio assolo offensivo da parte della Roma. Anche il dato sugli expected goals non può che confermare questa superiorità capitolina.

Mourinho nel post-partita ha raccontato come la squadra abbia giocato bene, ma non da segnare sette gol. Gli expected goals confermano la sensazione delo Special One. In totale infatti i capitolini combinano per appena 2,49 xG, sottolineando il cinismo e la cattiveria sotto porta della squadra di Mou, che forse aveva bisogno di dimostrare qualcosa a se stessa, prima che agli avversari. Fa specie invece il dato dell'Empoli, che racconta la superiorità della difesa giallorossa sull'attacco empolese. I ragazzi di Zanetti infatti combinano per appena 0,17 xG, evidenziando il grande lavoro della retroguardia in fase di contenimento. Roma che è superiore agli avversari anche nei dati di palloni recuperati (57 a 49) e contrasti vinti (18 a 12), mentre colpisce l'indisciplina della squadra di casa: ben 15 commessi dai giallorossi, contro gli appena 5 fatti dall'Empoli

Roma: martedì la ripresa. Giovedì la partita contro lo Sheriff Tiraspol

Dopo la larga vittoria per 7-0 contro l'Empoli, José Mourinho ha concesso un giorno di riposo ai suoi giocatori. La ripresa degli allenamenti è infatti stata fissata per martedì mattina, a due giorni dall'esordio in Europa League contro lo Sheriff Tiraspol. I giallorossi si sono così potuti godere 24 ore di pausa prima di ricominciare la due giorni che poi porterà la squadra della Capitale al debutto europeo. I giallorossi sono infatti attesi alla lunga trasferta in Moldavia, precisamente in Transnistria, dove a Tiraspol affronteranno lo Sheriff.

La squadra moldava è allenata da un tecnico italiano, ovvero Roberto Bordin. Nato in Libia, l'ex difensore ha vestito le maglie di Napoli, Atalanta e Parma tra le altre, prima di diventare un allenatore. Tante panchine da vice con il Bologna, il Sassuolo e il Verona, prima delle esperienze all'estero, che lo hanno portato oggi a Tiraspol. Una squadra che il tecnico ha preso in mano quest'anno, dopo averla già guidata dal 2016 al 2018. I giallo-neri nella stagione 2021-22, furono protagonisti a sorpresa della Champions League. Dopo essere diventata la prima squadra moldava della storia a giocare i gironi di Champions, quando batterono il Real Madrid al Bernabeu per 1-2, per poi venir eliminate dal gruppo, che comprendeva anche l'Inter, come terza. Agli spareggi di Europa League venne poi eliminata dal Braga ai calci di rigore.

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