Mourinho e gli arbitri, ci risiamo: sotto accusa per il caso Chiffi. Gli allenatori italiani: “Microfono? Inaccettabile”

Il tecnico della Roma, dopo la partita con il Monza, ha attaccato il direttore di gara: “Il peggiore mai trovato in carriera”. Poi ha ammesso di essere andato in panchina con un microfono per registrare le sue parole e tutelarsi in caso di indagini

di YAYHA ACERBI
4 maggio 2023
Josè Mourinho

Josè Mourinho

Roma, 4 maggio 2023 – Non c’è pace per Mou: neanche il tempo di tornare alla calma dopo la bufera Serra, che lo Special One si ritrova in mezzo a un altro polverone e questa volta potrebbe essere lui stesso a pagarne le conseguenze più gravi. Al termine del match di ieri sera tra Monza e Roma José Mourinho si è lasciato andare a parole durissime all’indirizzo dell’arbitro Chiffi: “Il risultato è adatto alla partita, con il peggior arbitro trovato in carriera. E ne ho visti tanti di scarsi… Per me è dura giocare con questo arbitro, non è empatico, non crea rapporti con nessuno, espelle un giocatore che scivola perché è stanco morto”.

Il tecnico non si è risparmiato nemmeno nei confronti della propria società, rea di non far sentire abbastanza forte la propria voce: "La Roma non ha la forza che hanno altre squadre per dire che non vuole certi arbitri. Anche se a volte mi sembra che non ne abbia nemmeno la voglia...il club deve crescere a questo livello”. Il riferimento ad altre squadre potrebbe riguardare l’episodio di Lazio-Torino in cui Sarri si è espresso duramente contro l’arbitro a fine partita, arbitro che è stato successivamente “retrocesso” a dirigere la serie B.

Questa volta potrebbero essere Mourinho e la Roma a pagare. Allo Special One è stata notificata un’accusa per “giudizi lesivi dell’arbitro Chiffi” in violazione degli articoli 4.1 e 23.1 del codice di giustizia sportiva, mentre alla società una notifica d’accusa per “responsabilità oggettiva” in merito alle parole del tecnico. Il tecnico di Setúbal ha addirittura dichiarato di essersi presentato in panchina con un microfono per registrare tutto, così da potersi difendere in caso di un eventuale Serra-bis: “Io non sono stupido, sono andato alla partita con un microfono e ho registrato tutto. Dal momento in cui sono entrato e nel momento in cui sono rientrato negli spogliatoi. Mi sono protetto”. Su questo punto Mourinho potrebbe avere torto, il microfono più che una tutela rischia di essere un’aggravante e in merito si è espresso il presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri: “ Le dichiarazioni di José Mourinho sono inaccettabili. In particolare ammettere di essere andato in panchina con un microfono per registrare i colloqui tra lui e il gruppo arbitrale, giustificando una scelta da lui definita difensiva, prefigura, anche come sola ipotesi, un’azione che mina alle fondamenta l’intero sistema, in una sorta di tutti contro tutti.”

Il tribunale Federale potrebbe quindi decidere di squalificare José Mourinho che salterebbe così la delicatissima sfida Champions contro l’Inter, non potendo supportare da bordocampo una squadra già pesantemente martoriata dagli infortuni.

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