Roma, nuovi retroscena sull'addio di De Rossi. Le prime parole di Juric
Dybala uno dei motivi del contendere. Intanto il tecnico croato parla per la prima volta
Roma 21 settembre 2024 – L'ora zero che ha segnato la fine del rapporto tra la Roma e Daniele De Rossi, e che contestualmente ha dato il via a quella che ora è l'era di Ivan Juric, si allontana sempre di più. L'eco di quel giorno però è ancora fortissimo e difficilmente sarà quietato prima del debutto in campo del tecnico croato. La separazione con il fu "capitanfuturo" è stata traumatica e più passano le ore, più emergono dettagli degli attriti tra società e allenatore che hanno poi portato alla definitiva decisione dell'esonero.
Uno dei nuovi retroscena emersi nelle ultime ore circa gli attriti tra le parti in causa aveva Paulo Dybala come oggetto del contendere, in particolare la sua permanenza e il suo utilizzo. La Roma, fin dal primo interessamento dell'Arabia Saudita, non è sembrata spaventata dal perdere il suo giocatore più forte. Stando ad alcune fonti anzi era proprio il club a spingere per l'uscita della Joya, così da potersi togliere di dosso il peso importante del suo contratto. Un accordo in scadenza nel 2025, ma che porta con sé una clausola di rinnovo automatico per un singolo anno, dal valore di 7 milioni di euro, in caso di 50% di gare giocate nei tre anni da minimo 45 minuti tra tutte le competizioni. Facendo un calcolo rapido questa clausola scatterebbe intorno alla quindicesima presenza di questa stagione. La richiesta da parte della società sarebbe stata quella di pretendere da De Rossi un utilizzo ridotto dell'argentino, così da non far scattare questo fantomatico rinnovo. Una domanda a cui l'ex allenatore avrebbe risposto con le dimissioni, poi ritirate quando la frattura è stata ricucita. La toppa però non ha retto al test del tempo e i risultati negativi, uniti all'ultimo scontro tra DDR e Lina Souloukou alla fine ha portato all'esonero di pochi giorni fa.
Per quanto l'esonero del tecnico sia arrivato in tempistiche davvero rapide dopo appena quattro giornate, nei bassifondi della Serie A sono cose viste. Certo non è quello il profilo cui ambisce la società giallorossa, ma in passato alcuni di questi cambi di direzione hanno portato a risultati inaspettatamente buoni per le squadre coinvolte. Tra queste si ricordano l'esonero della scorsa stagione di Zanetti dalla panchina dell'Empoli, a cui sono seguiti Andreazzoli prima e Nicola dopo, che proprio contro la Roma di De Rossi centrerà la salvezza all'ultima giornata disponibile. Non solo questo, in casa Verona nella stagione 2021-22, quando Di Francesco dopo appena tre sconfitte in altrettante partite, fu rilevato da Tudor, portando poi il Verona al nono posto a fine stagione, nell'ultimo grande acuto in Serie A della squadra scaligera.
Proprio un ex Verona come Ivan Juric ora siede sulla panchina della Roma e l'appuntamento è fissato alle 15, quando parlerà per la prima volta alla stampa, nella conferenza pre-partita tipica della vigilia di gara. Occasione per sentire le prime parole del tecnico da nuovo allenatore giallorosso. Sfida ostica, non solo perché squadra e tecnico sono insieme da appena quattro giorni, ma anche perché i friulani sono lanciatissimi e hanno vissuto questa settimana da capolista di Serie A. Se a questo si aggiunge uno stadio Olimpico sicuramente rovente, la tempra balcanica di Juric si può considerare messa sotto torchio già alla primissima da romanista.
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