Roma, De Rossi: "La mentalità farà la differenza. Abraham titolare? Vediamo..."

Le parole di De Rossi alla vigilia della sfida contro l'Udinese

di FILIPPO MONETTI -
14 aprile 2024
Daniele De Rossi

Daniele De Rossi

Monza 14 aprile 2024 - In vista del match di campionato contro l'Udinese, la Roma lavora lontano dal proprio centro tecnico. Vista infatti la trasferta infrasettimanale di Milano, i giallorossi hanno trovato rifugio al centro tecnico di Monzello, tra le mura del club biancorosso. Per questa ragione non si è tenuta la consueta conferenza stampa prepartita del tecnico De Rossi, il quale ci ha tenuto comunque a comunicare le sensazioni prepartita tramite un'intervista ai canali ufficiali del club giallorosso. Ecco le sue parole.

L'intervista è cominciata con il racconto del tecnico sul mancato rientro nella Capitale da parte dei suoi ragazzi. “Abbiamo risparmiato un viaggio - ha affermato De Rossi -, e siamo stati un po' più insieme, ci siamo goduti questo bel centro sportivo. Ringraziamo Galliani, Palladino e ci complimentiamo per la bellezza del centro sportivo”.

Come si gestisce questo momento di grande euforia? “Come fanno i giocatori delle squadre alle quali ambiano di andare ad affrontare. Se guardiamo al Real Madrid, loro devono vincere in Champions League, poi in Liga. Al di là dei valori tecnici, è la mentalità fa la differenza e dobbiamo restare attaccati alla manifestazione che si gioca. Non c’è cosa più bella di vincere e provare a lavorare per continuare a farlo”.

Si pensa molto alla formazione, legata anche ai tanti impegni. È una partita importante, quali sono i pensieri di Daniele De Rossi? “Ho in mente di sentire come stanno e di preservarli da qualche acciacco che in passato ci ha costretto a doverne fare a meno. Veniamo da due partite intense dal punto di vista mentale. Abbiamo stpeso tante energie e qualcuno ha qualche acciacco, ne dovrò tenere conto. Non fa la differenza il singolo giocatore, ma l’atteggiamento della squadra, abbiamo negli occhi sia la vittoria con la Lazio e con il Milan, ma anche la partita di Lecce. Non dobbiamo ripetere l’atteggiamento del Via del Mare”.

Abbiamo visto molto Abraham, potrebbe partire titolare? “Vediamo, vediamo... Lui sta sempre meglio, si allena con continuità. Fisicamente, dal punto di vista dello sprigionamento della forza e dello sprint, lo vedo benissimo. Nella gestione del carico di lavoro, dopo 10 mesi perde ovviamente lucidità e dobbiamo accompagnarlo nel recupero della migliore condizione psicofisica in campo e riaverlo al 100%”.

Dopo San Siro hai parlato dello staff, 1uanto avete studiato l’Udinese? Che squadra vi aspettate? “Abbiamo due ragazzi nello staff, il Prof e il match analyst che hanno lavorato 10 anni a Udine, ma non basta conoscerli per aver quella certezza di fare la prestazione che ti permetterà di ottenere i tre punti. Conosciamo che ambiente troveremo e che importanza ha per loro questa partita, sono una squadra forte e fisica, più forte della classifica che hanno, rispettiamo il valore dei nostri avversari”.

Come gestisci questo momento molto positivo della tua gestione? “Faccio questo lavoro da tanto tempo, sto nel calcio da tanto tempo e soprattutto a Roma da tanto tempo. Queste cose non mi toccano più di tanto. Quando ho passato brutti momenti ho pensato a lavorare, so che i brutti momenti durano poco così come i bei momenti se non hai l’atteggiamento giusto. In testa ho sempre il post Lecce per capire l’accoglienza che mi verrà riservata se faremo male in futuro. Al di là della critica positiva e negativa che sia, mi interessano i risultati della squadra, la felicità dei ragazzi, della società. Ogni tanto leggo qualcosa, sorrido, ringrazio se qualche addetto ai lavori dice qualcosa di positivo ma dura tre secondi”.

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