Roma-Juventus 1-1: a Lukaku risponde Bremer, rimandato ogni verdetto

Partita spettacolare all'Olimpico, che però non decide ancora nulla sulla lotta Champions League

di FILIPPO MONETTI -
5 maggio 2024
Bremer contro Abraham in Roma-Juventus

Bremer contro Abraham in Roma-Juventus

Roma 5 maggio 2024 - Emozioni, spettacolo e gol, ma alla fine la sfida dell'Olimpico non decide nulla nella corsa Champions League. Tra Roma e Juventus finisce 1-1: a Lukaku risponde Bremer con entrambe le reti siglate nel primo tempo. Una sfida divertente che però non permette né alla Juventus di ottenere l'artimetica della qualificazione alla prossima Champions League, così come non permette ai giallorossi di accorciare in classifica sul Bologna, dopo lo stop dei rossoblu contro il Torino.

Primo tempo

De Rossi rispetto al ko patito contro il Leverkusen cambia totalmente la propria linea difensiva: davanti a Svilar dentro Kristensen, N'Dicka, Llorente Angeliño. Confermato invece il centrocampo con Paredes, Pellegrini e Cristante, mentre in avanti non c'è El Shaarawy, al suo posto Baldanzi, con Dybala e Lukaku. Allegri si affida a Gatti, Bremer e Danilo davanti a Szczesny, mentre sugli esterni corrono Weah e Cambiaso. McKennie, Rabiot e Locatelli sono i tre in mediana, con la coppia Vlahovic, Chiesa a comporre il tandem offensivo bianconero. 

La partita è fin da subito accesa, giocata su ritmi alti, mettendo di fronte la voglia di giocare il pallone della Roma, contro invece l'idea di ripartenze rapide e letali della Juventus. Chiesa e Vlahovic subito flirtano con il gol, con il destro dell'azzurro e il mancino del serbo entrambi a sibilare di poco fuori rispetto alla porta avversaria. Due conclusioni intervallate dal cartellino giallo sventolato nei confronti di Weah. Non bisogna però farsi ingannare dai primi lampi juventini, la Roma è perfettamente nella sfida e se alla prima occasione colpisce la traversa con il colpo di testa di Kristensen, alla seconda trova la via del gol. Minuto 15: Dybala gioca il pallone, servendo Cristante, il quale cerca la porta, ma viene respinto da Gatti: sul pallone vagante Lukaku è il più lesto e lucido di tutto, insaccandolo in fondo alla rete per l'1-0 romanista. Esplode la gioia dell'Olimpico per la rete numero 12 del campionato del belga.

La Juventus si scrolla subito di dosso la frustrazione del gol subito e reagisce con energia, talento e un pizzico di disordine. La Roma prova ad approfittare del tentativo di aggressione dei bianconeri colpendo con le ripartenze in profondità, dove Lukaku fa anche da perno per permettere ai compagni di calciare in porta. Al 27' è Pellegrini a costruirsi lo spazio giusto sul centro-sinistra, ma il suo destro a giro è deviato quanto basta da Gatti per mettere la sfera in calcio d'angolo. I ragazzi di De Rossi sembrano poter mettere in ghiaccio il risultato, ma al 31' il talento di Chiesa si accende e regala il pari alla formazione bianconera. Il numero 7 della Juventus infatti vince il duello contro il capitano romanista e si crea così lo spazio per crossare in area di rigore. Nel cuore degli ultimi sedici metri giallorossi è rimasto Bremer, il quale svetta più in alto di tutti e di testa fulmina Svilar, realizzando l'1-1 all'Olimpico.

Il gol premia gli sforzi degli ospiti e costringe la Roma a ricominciare con il proprio palleggio. La Juventus invece cala il numero delle proprie scorribande nella metà campo avversaria, creando un nuovo equilibrio nel match, dove i giallorossi gestiscono il possesso, portando però meno uomini negli ultimi metri avversari, mentre gli ospiti non hanno più l'urgenza di rimettere in pari il risultato e non hanno più fretta di verticalizzare subito il gioco. Si arriva così a rapidi passi verso la fine del primo tempo, con la sola emozione della punizione di Dybala al 38' di poco alta sopra la traversa. Senza recupero la prima frazione, al 45' Colombo comanda l'intervallo sul risultato di 1-1 dove Bremer ha risposto al vantaggio iniziale di Lukaku.

Secondo tempo

De Rossi si gioca la sua prima sostituzione nell'intervallo, al rientro per il secondo tempo infatti non c'è Dybala, al suo posto dentro Zalewski, mentre Allegri conferma l'undici della prima frazione. Il primo episodio della ripresa sembra però premiare le scelte dell'allenatore toscano della Juventus. Locatelli infatti recupera un pallone alto ai danni di Angeliño, permettendo a Chiesa di giocare l'uno contro uno centrale contro la difesa romanista. Il numero 7 bianconero, si libera agilmente del difensore avversario e calcia con il diagonale mancino verso la porta: palo interno colpito dall'attaccante ospite, con il pallone che attraversa tutto lo specchio della porta a pochi centimetri dal gol dopo aver colpito il legno. 

Una scossa a freddo per la Roma che poco alla volta riprende controllo del ritmo, mentre Chiesa sale sempre più in cattedra, dimostrando tutto il suo talento. Le sue accelerazioni mandano sempre fuori giri la retroguardia romanista, che non importa chi porti in pressione sull'avversario, perché il numero 7 riesce sempre a saltare la prima marcatura. Tanti strappi individuali, da una parte, ma anche dall'altra, con i giallorossi a spingere sul contropiede quando la Juventus porta troppi uomini nella metà campo capitolina. Questo accende i duelli, il talento dei singoli e anche la tensione in campo, facendo così emergere il nervosismo. De Rossi e la panchina romanista infatti chiede il secondo giallo per Weah, dopo l'intervento in scivolata che colpisce prima ampiamente il pallone, ma poi in modo duro anche Paredes: Colombo comanda la punizione per i giallorossi, ma niente sanzione per lo statunitense, prontamente sostituito da Allegri con Kostic qualche secondo dopo.

La partita però è tesissima e sempre più divertente. Le due squadre si allungano, sfaldate dagli strappi dall'una e dall'altra parte. Ne gicoa lo spettacolo, con occasioni da gol che fioccano da una parte e dall'altra. Chiesa continua il suo duello con Svilar e testa ancora i riflessi del portiere romanista, bravo a respingere il suo tentativo, poi al 64', è Rabiot con un tiro da lontano a sporcare i guantoni del portiere serbo della Roma, ancora attento nella respinta. I capitolini non si risparmiano però.le due occasioni bianconere sono intervallate da una buona conclusione di Pellegrini respinta da Locatelli, poi ancora il capitano di casa apre il piatto destro dopo il servizio delizioso di Baldanzi, ma il tentativo è neutralizzato in corner dalla sivolata di Bremer.

De Rossi crede nel successo e prova con i cambi a dare maggiore energia e pericolosità offensiva ai capitolini. Al 69' entrano Abraham e Azmoun, mentre Lukaku e Baldanzi lasciano il campo. Due cambi che danno subito occasione alla Roma di farsi pericolosa in attacco. Al 70' è infatti Krisentensen a costruirsi lo spazio per claciare in porta, ma fa muro la difesa bianconera e devia in corner. Un minuto più tardi è Rabiot a finire sul taccuino dei cattivi di Colombo, con una Juventus ora costretta a difendersi dal forcing insistito della Roma. Allegri legge il momento di difficoltà e mette in campo forze fresche: è il momento di Milik e Kean a rilevare Chiesa e Vlahovic. La risposta della Roma è affidata all'ingresso di Bove per Pellegrini.

I cambi però sorridono alla Juventus, che al 79' arriva vicinissima alla rete del sorpasso. Locatelli infatti raccoglie in area e calcia di prima intenzione un pallone vagante, il tiro di destro è sporco, ma dopo il rimbalzo la parabola sembra indirizzare il pallone sotto l'incrocio dei pali: vola Svilar a deviare in corner il pallone. Super intervento dell'estremo difensore romanista. Allegri si fa forza nelle proprie convinzioni e si gioca anche la carta Alcaraz al posto di uno stremato Cambiaso. Ha ragione il tecnico bianconero a spingere, perché è proprio uno dei nuovi entrati a sfiorare nuovamente il raddoppio juventino. Questa volta è Kean sugli sviluppi di calcio d'angolo a colpire di testa, ma il riflesso di Svilar è ancora una volta eccellente e mette la mano a salvaguardia della propria porta, deviando in corner la sfera.

Rispetto ai minuti precedenti, i cinque di recupero comandati da Colombo sono decisamente meno emozionanti dal punto di vista numerico delle azioni da gol. Da segnalare infatti ci sono solo i due tentativi in diagonale di Abraham, il primo centrale e bloccato bene da Szczesny, il secondo respinto ancora dal portiere con l'ottima uscita, ma questo non nega la tensione emotiva per ogni pallone vagante. Il risultato però non cambia, alla fine la sfida finisce 1-1: a Lukaku risponde Bremer e ogni verdetto circa la Champions League è rimandato almeno di un'altra settimana. 

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