Super Lukaku, ma la Roma di Mou forse è già tagliata fuori

Gli infortuni hanno martoriato l'avvio romanista, ma Special One non sembra preoccupato: il belga è già l’anima della Lupa

di PAOLI FRANCI -
25 settembre 2023
Lukaku a Torino

Lukaku a Torino

Roma, 25 settembre 2023 - Mou non è nervoso. Il che aiuta a rendere meno preoccupante la situazione per le genti romaniste. Quest'ultime, lo sappiamo, vivono il rapporto con il loro uomo guida a prescindere. Cioè, se le cose ancora non vanno, vedrete che Mou farà la magia, è il sentimento generale. Però è anche vero che la classifica è quella che è e cinque punti e una sola vittoria contro l'Empoli sono lo specchio di un avvio di stagione brutto. Domenica sera Mou si è presentato davanti alle telecamere con lo stiletto fuori dal fodero solo per la Lega di Serie A, quando ha sibilato che alla Roma toccherà giocare giovedì prossimo contro il Genoa che ha giocato il venerdì precedente e quindi più riposato. Per il resto e per il portoghese, la sua Roma non si specchia assolutamente nella attuale classifica.

Il match di Torino ha detto che quella squadra sconfitta senza giocare da Milan o Verona è già un ricordo. Però è vero che ancora una volta la vittoria è sfuggita a causa di errori grossolani della difesa. Non sono bastati quelli assai brutti di Rui Patricio e Smalling nelle prime tre gare di campionato. Perchè ai loro si sono sommati quelli di Llorente e Ndicka, a Torino protagonisti in contromano. Zapata ha raccolto, segnato e ringraziato su calcio piazzato, scappando facilmente al controllo dei due. Mou ha sottolineato come la difesa sia: "nuova per due elementi e mezzo, Llorente ha fatto 10 partite lo scorso anno con noi e non abbiamo Smalling e Ibanez...". Se è vero come Mourinho quest'anno abbia deciso di puntare forte sulla squadra più alta nel tentativo di giocare nella metà campo avversaria – cambio notevole rispetto allo scorso anno – è altrettanto vero che mai avrebbe immaginato di avere la base (leggi: la difesa) così friabile. Cioè, sapeva che là dietro la squadra non sarebbe stata forte come quella della scorsa stagione, ma mai si sarebbe aspettato un rendimento pessimo in tutti gli elementi, tranne Mancini.

L'idea di puntare sul palleggio più alto è nata grazie agli arrivi di gente di livello, che però è sbarcata a Trigoria perchè martoriata dagli infortuni (Aouar e Renato Sanches) e in cerca di rinascita o perchè aveva voglia (Paredes) di rilanciarsi dopo il flop con la Juve. Il punto è che gli infortuni hanno martoriato l'avvio romanista, considerando l'assenza perdurante di Pellegrini, il ko di Smalling, quelli di Dybala e gli stessi Aouar e Sanches. Per non parlare dei limiti di preparazione per diversi big. Cioè, vero che la Roma non stia andando bene ma è altrettanto vero che per avere un quadro completo bisognerebbe vederla, se non con tutti gli effettivi, con un incidenza degli infortuni perlomeno potabile. Ma sarà possibile? Si sapeva che Dybala, Aouar e Renato Sanches sono assai esposti al problema fisico. Un azzardo pensare di potersela cavare alla luce di così tante situazioni da gestire con il bilancino? Forse, ma conti alla mano (del club) e soprattutto il settlement agreement con l'Uefa per la vicenda Fair Play, hanno ristretto le infinite vie del mercato a un angusto cono con possibilità molto limitate. Cioè, non si poteva fare altrimenti e nonostante questi, il capolavoro di arrivare a giocatori altrimenti irraggiungibili – Lukaku su tutti – resta e alimenta le speranze di una rinascita imminente. Succederà? A proposito: Romelu è già l'anima della Roma, a Mou il compito di costruirgli intorno una squadra che dimentichi incertezze ed errori”.  

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