Sassuolo-Milan 3-3, Pioli: "Se avessimo segnato di più non ci sarebbe stato nulla da dire"

L’allenatore dei rossoneri: "Possiamo ribaltare il risultato con la Roma. Arriviamo bene alla gara"

di MATTEO AIROLDI -
14 aprile 2024
Stefano Pioli dopo Sassuolo-Milan

Stefano Pioli dopo Sassuolo-Milan

Reggio Emilia, 14 aprile 2024 – Finisce con un pirotecnico 3-3 la sfida del Mapei Stadium tra Sassuolo e Milan. I neroverdi sono partiti con un avvio razzente e nei primi 10’ minuti hanno punito le disattenzioni di una difesa rossonera con il micidiale uno-due firmato da Pinamonti e Laurienté. Il 2-0 ha pungolato l’orgoglio del Milan che ha reagito accorciando le distanze con il gol spettacolare di Rafa Leao e sfiorando il pari con Florenzi e Theo Hernandez prima dell’intervallo. Sfruttando le ripartenze al cospetto di un Milan gettato in avanti, però, il Sassuolo ha calato il tris al 53’ e così Pioli ha deciso di giocarsi il tutto per tutto rendendo ancor più offensiva la trazione del sui Milan con gli innesti di Jovic, Okafor e Giroud e queste mosse hanno pagato alti dividendi: il serbo e lo svizzero hanno infatti confezionato la rimonta che in precedenza era stata suggellata dal 3-3 annullato per fuorigioco a Chukwueze (due le reti annullate oggi al nigeriano per offside). Un punto che sta forse un po’ stretto a mister Stefano Pioli, che a fine gara, a Dazn, ha elogiato la prestazione dei suoi pur sottolineato la prova non certo brillante della retroguardia rossonera: “Nella lista di cose da cancellare ci sono sicuramente le tre disattenzioni sui gol subiti, ma non credo che non siamo stati coraggiosi con il pallone trai piedi. Il Sassuolo ha avuto un doppio vantaggio e noi abbiamo provato a variare il nostro gioco. Abbiamo fatto tre gol, ma credo sia stata la partita in cui abbiamo creato più situazioni pericolose di tutta la stagione. Se avessimo fatto cinque o sei gol non ci sarebbe stato nulla da dire. Mi tengo lo spirito e il carattere della squadra ben sapendo che non siamo riusciti ad allungare sulla Juve e che ci aspetta una partita molto importante contro la Roma e poi il derby e la Juventus. Ci portiamo a casa tante cose positive, ma dobbiamo alzare il livello perché le prossime gare richiedono una prestazione, un’attenzione e una concentrazione superiori”.

Tra le note più liete, la reazione di Leao dopo la prova opaca contro la Roma: “Deve imparare a gestire a gestire queste pressioni e aspettative perché è normale. È un giocatore con talento e potenzialità superiori agli altri e quando non le mettere in campo riceve critiche esagerate al pari degli elogi quando tutto va per il verso giusto. Deve sapere che sarà così per il resto della carriera. Dobbiamo farlo tutti noi e dare il massimo in ogni partita, a cominciare da quella di giovedì. Dovremo giocare una grande gara, come sappiamo fare. Non compiere qualcosa di straordinario. Se faremo tutto questo potremo battere la Roma”. Sul futuro: “Siamo consapevoli che siamo noi a decidere il nostro futuro. Affronteremo avversari molto forti ma abbiamo le qualità per giocare a un certo livello e, se lo faremo, sarà dura per chi ci affronterà. Il nostro rapporto è basato sulle idee, il lavoro e la fiducia reciproca. Ogni anno si arriva a un punto decisivo della stagione e quasi sempre ci siamo fatti trovare pronti. Siamo tornati a vincere e a lottare per certi traguardi subendo anche grandi sconfitte, ma sempre continuando a credere nel lavoro e nelle nostre idee. Ed è ciò che faremo anche nei prossimi giorni per preparare le partite che saranno molto importanti per il nostro finale di stagione”.

Gare a cui i rossoneri arrivano in buone condizioni fisiche: “Stiamo bene. Ho dei giocatori come Rafa e Theo che più giocano e meglio stanno. Arriviamo bene alla partita di giovedì. Soltanto Kjaer ha avuto qualche problema al flessore. Da stasera a giovedì abbiamo tempo per recuperare e quando le motivazioni sono così importanti la testa ti fa stare concentrato”.

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