Sassuolo-Milan 3-3: i rossoneri riacciuffano gli emiliani in rimonta

Sotto 2-0 dopo 10', gli uomini di Pioli soffrono a lungo. Poi agguantano il sudato pari con le reti nella ripresa di Jovic e Okafor

di MATTEO AIROLDI -
14 aprile 2024
Il gol di Okafor che vale il 3-3 finale tra Sassuolo e Milan (Ansa)

Il gol di Okafor che vale il 3-3 finale tra Sassuolo e Milan (Ansa)

Reggio Emilia, 14 aprile 2024 – Reduce dal ko nel match nell’andata dei quarti di finale di Europa League, il Milan frena al Mapei Stadium di Reggio Emilia dove viene fermato sul pirotecnico 3-3 dal Sassuolo padrone di casa. Proprio le scorie della gara persa contro la Roma pochi giorni fa si sono fatte sentire nell’avvio shock dei rossoneri, che nei primi 10’ hanno sbandato tremendanente in difesa incassando un micidiale uno-due da Pinamonti e Laurienté. Incassato il 2-0, è però arrivata la reazione degli uomini di Pioli che, dopo essrsi visti annullare una rete di Chukwueze per fuorigioco millimetrico, hanno accorciato le distanze con la magia di Leao al 20’. Una volta accorciate le distanze, gli ospiti hanno cominciato a spingere senza soluzione di continuità, sfiorando il pari con Theo Hernandez e Florenzi prima dell’intervallo. L’atteggiamento ultra-offensivo dei rossoneri ha però creato spazi in cui il Sassuolo ha saputo insinuarsi siglando il 3-1 con Laurienté al 53’. A quel punto Pioli si è giocato il tutto per tutto e con le sostituzioni e il passaggio al modulo con quattro punte è riuscito a cambiare il corso della partita: gli innesti e le reti di Jovic e Okafor hanno infatti permesso al Milan di rimettere in piedi la gara ed agguantare quantomeno il pari precedentemente annullato a Chukwueze (ancora una volta per fuorigioco).  

Le scelte di Ballardini e Pioli

Ballardini punta sul 4-3-3: la linea a quattro davanti a Consigli è formata da Toljan, che sostituisce sulla destra l’infortunato Pedersen, Erlic – preferito a Tressoldi – Ferrari e Viti che p la sorpresa sulla sinistra. La novità in mezzo al campo è invece la presenza Obiang, affiancato dalle mezzali Boloca, e Thorstvedt, mentre Volpato, Laurienté e Pinamonti formano il tridente d’attacco. 4-2-3-1, invece, per il Milan di Pioli che, anche in vista del ritorno dei quarti di finale di Europa League, fa ricorso a un ampio turnover: un affaticamento muscolare ferma Maignan che viene sostituito da Sportiello. Davanti all’ex Atalanta si rivedono Florenzi e Kjaer che formano il pacchetto arretrato con Thiaw e Theo Hernandez. La diga davanti alla difesa è invece formata da Adlì e Musa, con Chukwueze, Loftus-Cheek e Leao che agiscono alle spalle di Jovic, preferito a Giroud che può così tirare il fiato.

Primo tempo

Il Milan prova a partire attaccando la profondità con i movimenti di Loftus-Cheek a cercare di sorprendere la difesa neroverde schierata molto alta. È però la retroguardia rossonera a farsi cogliere impreparata dopo meno di 4’, quando Volpato scende sulla destra, supera agevolmente Thiaw e crossa basso al centro trovando la deviazione di tacco di Thorstvedt, il quale serve Pinamonti che si fa trovare pronto e sigla l’1-0 emiliano. Una doccia gelata per il Milan che fatica ad entrare in partita, paga a caro prezzo le scorie lasciate dal ko di Europa League e al 9’ capitola per la seconda volta: pur essendo infatti costretto a fare i conti con l’infortunio occorso a Toljan – il quale lascia il posto a Tressoldi –, il Sassuolo non molla la presa, prosegue nella sua spinta e firma il raddoppio con Laurienté che, dopo una bella triangolazione con Thorsvedt, si lancia verso Sportiello bruciando in velocità Florenzi e superando l’estremo difensore milanista anche con l’aiuto di un rimpallo. Micidiale l’uno-due che colpisce i rossoneri, i quali soltanto dopo il 2-0 trovano le forze per reagire convintamente e sfiorano la rete con Thiaw che di testa trova la risposta miracolosa di Consigli. Il portiere neroverde non può però nulla, pochi istanti più tardi, sull’incornata vincente di Chukwueze, puntuale nel raccogliere un traversone di Leao: a salvare il Sassuolo, nella circostanza, ci pensa allora il VAR, che ravvisa il fuorigioco millimetrico del nigeriano.

Un guizzo che certifica comunque il risveglio del Milan che al 20’ riesce ad accorciare le distanze con una magia di Leao, il quale si incunea tra due difensori in area e con un piatto destro mette a segno il 2-1. È sulla catena di sinistra, che contro la Roma in Europa League aveva giocato decisamente sottotono, che i rossoneri puntano per mettere una spina nel fianco di un Sassuolo. Gli emiliani, dal canto loro, cercano di far passare la mareggiata rossonera e alla mezz’ora si riaffacciano dalle parti di Sportiello che si prende qualche rischio di troppo in un rimpallo con Erlic. I minuti scorrono e ke squadre, anche per via del forte caldo, si allungano sempre più: ad approfittare maggiormente della situazione sono gli uomini di Pioli che prima dell’intervallo vanno vicini al pari con le occasioni nitide capitate sui piedi di Florenzi e Theo Hernandez, fermati dagli ennesimi interventi provvidenziali di Consigli.

Secondo tempo

La ripresa inizia con l’ingresso di Defrel al posto di Volpato e un Milan che cerca di prendere in mano il pallino del gioco, ma dietro continua a traballare e a soffrire sulle ripartenze dei neroverdi che al 53’ calano il tris. Tressoldi soffia il pallone ad Adlì in uscita e imbecca Defrel che scarica al centro per Laurienté: il francese tutto solo stoppa comodamente il pallone nel cuore dell’area e piega le mani a Sportiello con un destro potente. Con il suo Milan spalle al muro, Pioli mischia allora le carte inserendo Gabbia, Reijnders e Giroud per un Kjaer, Loftus-Cheek e Musah e passando di fatto a un 4-2-4 spregiudicato. I rossoneri si gettano allora in avanti ma lasciano inevitabilmente spazi in transizione al Sassuolo che al 58’ si divora una clamorosa occasione in tre contro due. Un errore pagato a carissimo prezzo, perché sul ribaltamento di fronte il Milan punisce con Jovic che ribadisce in rete la respinta di Consigli su tiro di Leao.

Il Milan si riaccende all’improvviso e, sfruttando appieno i continui cambi di fronte, arriva 4’ più tardi al 3-3 con Chukwueze che, pescato in profondità dal lancio di Florenzi, segna dopo aver colpito il palo: per la seconda volta nell’incontro, però, il VAR ravvisa una posizione di leggero fuorigioco nega la gioia della rete al nigeriano che pochi istanti più tardi lascia il posto a Pulisic: l’impatto nel match dello statunitense è più che positivo, perché l’ex Chelsea al 77’ scalda i guanti a Consigli con una botta dal cuore dell’area. Il quarto d’ora finale si trasforma in un vero e proprio assedio degli uomini di Pioli che si gioca il tutto per tutto inserendo anche Okafor: lo svizzero ripaga la fiducia in lui riposta e al primo pallone toccato risolve una un batti e ribatti in area ribadendo in rete il 3-3. Un pari che dà ulteriore energia e spinta al forcing dei rossoneri che, con un Sassuolo alle corde, provano a mettere la freccia del sorpasso sfiorando il poker con Giroud ma alla fine devono accontentarsi del pari.  

Il tabellino:

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Toljan (dal 9’ Tressoldi), Erlic, Ferrari, Viti; Boloca (dal 76’ Ceide), Obiang, Thorstvedt (dal 63’ Matheus Henrique); Volpato (dal 46’ Defrel), Laurienté (dal 76’ Racic); Pinamonti. All: Ballardini.

Milan (4-2-3-1): Sportiello; Florenzi, Kjaer (dal 55’ Gabbia), Thiaw, Theo Hernandez; Musah (dal 55’ Musah), Adli (dall’81’ Okafor); Chukwueze (dal 65’ Pulisic), Loftus-Cheek (dal 55’ Loftus-Cheek), Leao; Jovic. All: Pioli. Marcatori: Pinamonti (4’), Laurienté (9’), Leao (20’), Laurienté (53’), Jovic (59’), Okafor (84’). Note – Ammonizioni: Ferrari, Tressoldi, Thiaw.

MATTEO AIROLDI  

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