Berardi e quel "se resto non so". Stavolta i rumors fanno più paura

Le recenti parole di Carnevali ("lo aspettiamo") non tolgono i dubbi sulla permanenza della stella in Serie B

10 giugno 2024
Berardi e quel "se resto non so". Stavolta i rumors fanno più paura

Berardi e quel "se resto non so". Stavolta i rumors fanno più paura

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

È un po’ come l’acconto Imu, in scadenza poco dopo la metà di giugno. E, come l’acconto predetto, ha una sua ineluttabilità, soprattutto in quel di Sassuolo dove il periodo è quello in cui comincia, ormai da 11 anni a questa parte, il ‘tormentone Berardi’. Alzi la mano chi ne sentiva la mancanza, ma a questo stiamo.

Se in altre stagioni si poteva soprassedere, alla fine di questa, che vede il Sassuolo retrocesso in B e il suo, parole dell’ad Giovanni Carnevali, "giocatore più importante ai box" non si può. L’infortunio che ha tolto a Berardi sia la possibilità di salvare la zattera neroverde, nel frattempo naufragata, che quella di giocare, in azzurro, Euro2024 resta il punto interrogativo oltre il quale oggi non si va, ma il tormentone va oltre, e il via glielo dà proprio il Carnevali che, in occasione del Festival Serie A di Parma, a domanda risponde. "Berardi? È in fase di recupero, lo aspettiamo", ha detto, anche se il dubbio resta, nel senso che se il Sassuolo aspetta Berardi, Berardi il Sassuolo lo aspetta? La domanda corre tra i tavolini ai quali siedono i tifosi neroverdi, a seguire partita che si gioca, e facile immaginare, si giocherà su altri tavoli. Perché l’attaccante del Sassuolo – contratto fino al 2027 e impatto ben noto sulle fortune del Sassuolo – in B non ce lo vede nessuno, quindi chissà come finisce. In undici stagioni di maglie gliene sono state messe addosso poco più della metà – Juventus, Milan, Fiorentina, Inter, Napoli, Roma, addirittura quella, era il 2021, del Real Madrid – ma il fantasista calabrese ha, fin qua, sempre indossato solo quella neroverde, nei confronti della quale le insofferenze si sono fatte, di recente, un tantino più evidenti. Il "se resto non so" pronunciato all’alba della stagione scorsa echeggia più forte che mai oggi che il Sassuolo, sceso in B, chissà se può permettersi Berardi. Ed echeggia ancora più forte se rimbalza su piattaforma contrattuale chissà quanto sostenibile in cadetteria, e chissà quanto negoziabile. Ce n’è abbastanza, insomma, per dare il via al tormentone. Prima puntata poco meno di venti giorni fa: il Sassuolo perde col Cagliari e retrocede ma Berardi è dato a Imola, a seguire il Gran Premio. Seconda, il Carnevali che dice che "pensiamo a ricostruire, non alle cessioni".

Tra l’una e l’altra i rumors, con sondaggi da parte di Juventus, Roma, Lazio, Bologna e Fiorentina che chissà che seguito avranno. Non mancherà tempo per darne conto, non senza rilevare che, tra infortunio e retrocessione del Sassuolo il valore del giocatore (i conti sono di transfermarkt, e li riportiamo) si è praticamente dimezzato.

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