Dai sei gol del Napoli allo scudetto. Il riscatto di mister Bigica è servito

Gettato nella mischia in prima squadra subito dopo Dionisi non si è abbattuto portando i suoi ragazzi al trionfo .

2 giugno 2024
Dai sei gol del Napoli allo scudetto. Il riscatto di mister Bigica è servito

Dai sei gol del Napoli allo scudetto. Il riscatto di mister Bigica è servito

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

Una rivincita? Chissà: troppo forte e ‘speciale’ il rapporto che lega Emiliano Bigica ai vertici neroverdi, e segnatamente a Giovanni Carnevali e Francesco Palmieri, che lo vollero a Sassuolo nel 2020, per definire tale il ‘botto’ del tecnico neroverde. Ma questo scudetto che Bigica aggiunge al suo curriculum, consegnandosi alla storia del Sassuolo e ad un futuro pieno di suggestioni (e incognite) gli somiglia molto. E non solo perché il tecnico barese, ripartito lo scorso luglio da Vipiteno dopo aver raggiunto i playoff anche la stagione scorsa, ha a lungo combattuto con i limiti di una squadra forte, ma facile a vuoti d’aria – beata gioventù – che in più occasioni avevano fatto temere una stagione dimessa.

Ma anche perché Bigica, tre mesi fa, sembrava fosse stato ‘sacrificato’ alle necessità della prima squadra. Guidata, dopo l’addio di Alessio Dionisi, per poco più di 72 ore: il tempo di allenarla un paio di giorni, andare in panchina contro il Napoli, prendere 6 gol e consegnare a Ballardini la zattera neroverde che si inabisserà. Fu, per Bigica, un’opportunità tanto importante quanto impossibile – per tempi, modi e forza dell’avversario – da cogliere, e qui il tecnico barese ha confermato di essere non solo un professionista serio, ma anche uno capace di andare oltre l’ostacolo. Si è rimesso a sedere sulla panchina della Primavera e, senza pensare ad un passo avanti diventato, con il cappotto subito dal Napoli, un passo indietro in grado di portare con sé i contraccolpi mentali del caso, ha portato i suoi ragazzi dove nessuno li aspettava.

Fino a venerdì: perché, diciamocelo, l’obiettivo stagionale, per i babies neroverdi, era il secondo playoff, mica vincerlo, e invece… Invece i neroverdi non solo hanno vinto, ma stravinto, azzerando gap e distacchi che la stagione regolare suggeriva ineludibili. Bigica, la kermesse del Viola Park, l’ha preparata alla perfezione e ha fatto bingo con i suoi ragazzini terribili che ragazzini non sono, terribili sì. Portandoli oltre loro stessi, e accendendo su di loro un futuro che sorride loro come allo stesso Bigica, che va in scadenza ma glissa, come si conviene a uno che, parole sue, "deve smaltire una sbornia".

Smaltita quella, e cuciti i tricolori sulle maglie neroverdi non mancherà occasione, per Bigica, di dar segno di sè. "Parlerò con la società, che ci tengo a ringraziare, perché quando mi ha chiamato ero a casa e mi ha messo in condizione di lavorare al meglio, poi vedremo", ha detto, secondo allenatore di sempre a portare il Sassuolo in Europa: in agenda, per i neroverdi scudettati, Supercoppa e Youth League. A occhio, se Bigica ci tenesse a giocarsele, il Sassuolo glielo lascerà fare.

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