Grosso "Faremo la miglior partita"
Il mister del Sassuolo e una tappa da non sbagliare in casa del Brescia: "Ci siamo preparati nel modo giusto"
di Stefano Fogliani
SASSUOLO
Si ricomincia da una di quelle gare che è fin troppo facile definire ‘da non perdere’. Intanto perché nell’opporre il Sassuolo al Brescia mette l’una di fronte all’altra la terza e la quinta in classifica, distanziate di appena due punti in classifica e poi perché vede i neroverdi, imbattuti in trasferta, attraversare, oggi, quello che è stato un ‘campo minato’ per altre big come Palermo e Cremonese, oltre che per il Frosinone, tutte battute dalla squadra di Maran, che dei suoi 13 punti in classifica, la bellezza di 9 li ha fatti proprio al Rigamonti.
"Un avversario importante, forte e ben organizzato, che in casa ha fatto benissimo fin qua", dice Fabio Grosso (foto) fotografando la squadra lombarda, non senza aggiungere, a stretto giro, che il Sassuolo al Rigamonti va comunque a fare, e ci mancherebbe, "la miglior partita possibile, preparata nel modo giusto". Due settimane di pausa hanno restituito al tecnico neroverde il gruppo per intero (out il solo Lovato), compresi i nazionali ("tutti rientrati in ottime condizione") e hanno aggiunto minuti possibili alla disponibilità di Domenico Berardi, che ha lavorato con continuità con i compagni "mettendoci voglia ed entusiasmo e – dice Grosso – sarà della partita, ma non dell’intera partita".
Al netto di una scelta che è e resta un lusso, squadra praticamente fatta, per Grosso, che mescolerà gli imprescindibili Moldovan, Boloca, Doig, Thorstvedt, Mulattieri, Laurientè a chi emergerà dai ballottaggi dei quali sono ostaggi, ad esempio, Romagna, Odenthal e Muharemovic per due posti al centro della difesa, Caligara, Ghion, Lipani e Iannoni per una maglia in mediana, Volpato e Pierini – se Berardi – non gioca dal 1’, per il terzo componente del tridente. Può scegliere, insomma, Grosso, e sceglierà: non ha mai mandato in campo la stessa squadra dal 1’, il tecnico neroverde, e Brescia – dove allenò, nel 2019, ma solo per re gare - non farà eccezione. Nel caso, ci sarà tempo di cambiare assetti e protagonisti ove la gara racconti verità diverse rispetto a quelle che si aspetta il tecnico neroverde, che ha già mandato in archivio il ‘cappotto’ rifilato al Cittadella richiamando i suoi alla necessità di tenere i piedi per terra, "e andare in campo per fare quello su cui abbiamo lavorato in settimana, consapevoli che affrontiamo un avversario temibile e in fiducia ma – aggiunge l’allenatore del Sassuolo – che abbiamo le qualità per metterlo in difficoltà, soprattutto se alle qualità, che da sole in un campionato difficile come quello di Serie B non bastano ad essere protagonisti, sapremo aggiungere umiltà e determinazione".
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