I numeri di un Sassuolo sprecone . Le rimonte subite tolgono 11 punti

I neroverdi sono primi in Serie A nella poco lusinghiera classifica. Il finale horror di Cagliari ha dei precedenti

14 dicembre 2023
I numeri di un Sassuolo sprecone . Le rimonte subite tolgono 11 punti

I numeri di un Sassuolo sprecone . Le rimonte subite tolgono 11 punti

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

Undici punti. Considerato che il Sassuolo ne ha 15 in classifica e che averne ‘tenuti’ anche solo la metà i neroverdi starebbero già pensando ad un Natale ‘sereno’ si vede bene quanto pesi quanto perso – 11 punti, appunto – da situazione di vantaggio. Nessuno ha subito così tanto, in rimonta, in Serie A, e se fatali – e amarissime – sono state le rincorse di Roma e Cagliari, altro il Sassuolo ha pagato altrove. Il conto dei punti persi da situazione di vantaggio suggerisce scarso equilibrio ed una certa insicurezza, e nella classifica degli ‘spreconi’ gli uomini di Dionisi sono davanti a tutti.

Undici punti, lo ripetiamo, perché se i conti non tornano nella fase difensiva, ed è vero che il Sassuolo, oltre a subire le rimonte, ne ha anche fatte, i conti non tornano praticamente mai quando per i neroverdi si tratta, una volta andati in vantaggio, anche di vincere. È successo solo con la Juve, al Sassuolo, di passare in vantaggio per primo e chiudere con tre punti in tasca, ma in altre occasioni è andata decisamente peggio. A Frosinone, dove la squadra dell’ex Di Francesco confezionò la ‘madre’ di tutte le rimonte, risalendo dal 2-0 scritto dalla doppietta di Pinamonti al 4-2 che premiò i ciociari. O a Lecce, dove un rigore di Berardi aveva messo in discesa una gara che Kristovic troverà il modo di racciuffare.

Due gare, cinque punti in meno, mentre il resto è staoria decisamente più recente. Contro la Roma vantaggio di Henrique e rimonta giallorossa con il protagonista che non ti aspetti (Kristensen, al primo gol in A) e contro il Cagliari si sa, come si sa che dopo aver miracolato Kristensen il Sassuolo, oltre a quel Pavoletti che ai neroverdi segna spesso, anche a quel Lapadula che in A non segnava da più di 900 giorni.

Aveva stupito il Sassuolo di settembre, che due volte vinse in rimonta contro Verona e Inter, aveva dato bei segnali a novembre, recuperando su Bologna, Salernitana ed Empoli, ma ultimamente sono miracoli al contrario, quelli dei neroverdi non più rimontanti ma rimontati, e che nelle ultime due occasioni hanno anche un fastidioso punto in comune. Ovvero quell’inferiorità numerica cui evidentemente i neroverdi, come tutti del resto, faticano ad adattarsi, e che a Udine li vedranno obbligati a fare, nel reparto arrivato, le nozze con i fichi secchi complice le assenze di Tressoldi – qualificato – dell’infortunato Viti e anche di Vina, il cui 2023 è già finito: a Cagliari il laterale si è procurato una lesione del collaterale mediale del ginocchio che lo terrà fermo, nella migliore delle ipotesi, fino a gennaio.

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