Le pagelle. Moldovan, almeno quattro gli interventi determinanti

Il giornalista Stefano Fogliani analizza le performance dei giocatori nel match tra Moldovan e Sassuolo, evidenziando punti di forza e criticità di ogni singolo atleta.

di Redazione Sport
30 novembre 2024
Moldovan, almeno quattro gli interventi determinanti

Moldovan controlla Gondo (fiocchi)

MOLDOVAN 7. Gondo lo chiama in causa prima dello scoccare del 3’, e una seconda volta 40’dopo. Altra parata interessante su Portanova all’ora di gioco e soprattutto su Pettinari nel momento chiave del match che gli vale mezzo voto in più.

TOLJAN 6,5. Vergara lo tiene parecchio sulle sue. Sale con maggiore frequenza nella ripresa trovado anche un ottimo assist per Mulattieri

MUHAREMOVIC 7. Ultima presenza da titolare a Bolzano, poi la pausa e la panchina contro la Salernitana. Il canovaccio tattico gli spinge contro Gondo e soprattutto Portanova, al quale il centrale scuola Juve qualcosa concede. Ma solo una volta: prima e dopo domina.

ROMAGNA 6. Chiude e imposta con buon profitto, ma il suo derby da ex dura meno di mezz’ora a causa di un problema muscolare (23’ p.t. Odenthal 6. Un tantino rude su Gondo e non brillantissimo quando deve avviare l’azione. Ma efficace)

PIERAGNOLO 6. Gran chiusura al 22’, quando la Reggiana ‘scappa’ con Romagna a terra e lui si frappone tra Gondo e Marras. Quando sale trova il fondo, ma mai il cross giusto (20’ s.t. Paz 6 Sulla corsia di competenza, con buona attenzione. Vicino al terzo gol nel recupero)

BOLOCA 6. Buone verticalizzazioni e accelerazioni altrettanto buone, ma parecchia fatica trovare transizioni pulite, soprattutto quando il Sassuolo, nel primo tempo, non ha troppo margine per palleggiare. Cresce nei secondi 45’.

OBIANG 6,5. Sersanti si alza oltre la sua metà campo per pressarlo in prima battuta, lui restituisce la cortesia ampliando il raggio d’azione e ‘mollando’ il prio pallone al 95’. È dove serve, fa quel che deve: il Mister Wolf della mediana.

BERARDI 6,5. Braccato dai fischi e non solo, si innervosisce da subito perdendo la lucidità che chissà se gli avrebbe permesso di sfilarsi più di frequente dalla ‘gabbia’ granata. Innesca Thorsvedt al tramonto del primo tempo: settimo assist stagionale, per lui (40’ s.t. Volpato s.v. Tiene alta la squadra) THORSTVEDT 6,5. Perde una pallaccia in avvio, sbaglia un appoggio al 11’, al 20’ prende un giallo abbattendo Rehinart. A volte schiacciato sulla mediana, a volte più alto sulla trequarti. Tra i più in difficoltà nel primo tempo, ma quando deve piantare il paletto sulla gara c’è. E al 10’ s.t. Bardi gli toglie la doppietta (40’ s.t. Iannoni s.v. Partecipa alla festa neroverde del ’Mapei’).

LAURIENTE’ 5,5. A lungo in sonno, come un Calenda qualsiasi, tra centro e sinistra. Scintille con Portanova a metà primo tempo, poi molto correre e altrettanto rincorrere da cui lucra un tap in a gioco fermo e un cross comodo per Bardi (20’ s.t. Mulattieri 7. Ammonito 2’ dopo l’ingresso, non si coraggia e trova un gol tanto bello quanto pesante)

PIERINI 6. Ha pochissimi spazi dentro cui far valere il passo da esterno, non ne ha molti di più per far valere la tecnica nello stretto. Le cose migliori le fa quanto ha metri, ma per trovarli è spesso costretto ad abbassarsi troppo. Cala, inevitabilmente, nella seconda metà delle ripresa.

Stefano Fogliani

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