L’obiettivo ottavo posto è ormai un miraggio
La sconfitta subita in rimonta contro il Monza certifica il momento di difficoltà della squadra che saluta così l’ambita colonna sinistra .
di Stefano Fogliani
SASSUOLO
Riannoda se stesso alla sua versione peggiore, il Sassuolo di maggio. Al netto di prestazioni di ben altro spessore rispetto a tempi molto più difficili, non ultima quella offerta contro il Monza, per trovare i neroverdi dentro un impasse da un punto in quattro gare si va indietro, infatti, un bel po’. Alle prime gare dopo la ripresa post-mondiale, quando il Sassuolo perse da Lazio, Fiorentina e Monza prima di fare un punto proprio contro il Monza e chiudere l’andata a 17. E alle ultime prima del pausone di novembre, quando in di quattro gare i neroverdi ne pareggiarono una contro la Roma, dando tuttavia strada a Fiorentina, Napoli ed Empoli.
Pesa, la frenata, sul Sassuolo che prima di questo maggio terrificante, battendo l’Empoli al Mapei Stadium, si era issato a 43 punti, a sole due lunghezze da quell’ottavo posto mai così vicino e fattosi invece irraggiungibile, complice appunto la flessione che ha visto i neroverdi frenare in modo vistoso. Tre sconfitte e un pari, per il Sassuolo di maggio, che adesso deve fare ‘filotto’ per eguagliare i 50 punti della scorsa stagione e anche li raggiungesse sembra destinato a lasciare perdere anche l’assalto a quella colonna di sinistra della classifica oggi appannaggio di altri. Pazienza, verrebbe da dire, visto che con quel che è successo all’andata – chiusa al 17mo posto – vale comunque la pena salutare l’attuale tredicesimo posto dei neroverdi con la soddisfazione del caso, ma non sfugge come, dopo l’accelerazione prodotta dai neroverdi tra febbraio ed aprile (23 punti in 12 gare) che portarono la squadra di Dionisi dal sedicesimo all’undicesimo posto, fosse lecito aspettarsi qualcosa in più dentro un finale da giocare senza pensieri.
La stanchezza, invece, si è fatta sentire, la coperta di un organico le cui seconde linee non valgono le prime hanno condizionato le rotazioni, quei limiti difensivi che sono e restano il ‘vulnus’ dell’impianto di gioco neroverde (56 gol subiti, in pochi peggio dei neroverdi) hanno fatto il resto e agli ultimi 180’ stagionali consegnano un Sassuolo che chissà se ha fiato per correre ancora, contro Sampdoria e Fiorentina. Non dovremo aspettare troppo, per saperlo: giusto un paio di settimane, trascorse le quali si comincerà a programmare un futuro che l’AD neroverde Giovanni Carnevali ha già fatto cominciare. Confermando che si riparte da Dionisi.
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