Quanti prospetti. Kumi, Paz e le altre giovani leve. C’è una generazione che scalpita

A Ronzone l’importante eredità lasciata dalla Primavera campione d’Italia. La prima squadra attingerà?.

22 luglio 2024
Kumi, Paz e le altre giovani leve. C’è una  generazione che scalpita

Kumi, Paz e le altre giovani leve. C’è una generazione che scalpita

SASSUOLO

Non ci si fa una squadra, ma quasi. Sono gli ‘aggregati’ (il termine non offenda), ovvero i giovani che Fabio Grosso ha voluto in ritiro a Ronzone e lavorano, con la prima squadra, per sfruttare la chance.

Qualcuno è rientrato dal prestito e con forse ripartirà, qualcuno è rientrato ma magari resta viste, altri sono reduci dalla strepitosa stagione della primavera e sgomitano alla ricerca di spazio. Grosso li segue, ne premia gli entusiasmi, e ‘i ragazzi’, saliti in Val di Non a farsi le ossa, le ossa se le stanno facendo eccome. Prendete Mercati e Piccinini, rientrati dai prestiti a Gubbio e Pergolettese: ripartiranno, ma intanto hanno giocato 75’ ciascuno nelle prime due amichevoli stagionali, o i vari Leone, Russo e Kumi, protagonisti con la Primavera scudettata di Bigica fino a ieri, oggi con all’attivo rispettivamente 61’, 57’ e 75’ nelle prime due uscite. Sanno che la chance se le devono giocare "perché – ha detto Kumi – è un’esperienza importante". E sanno che va capitalizzata, perché il pallone, a questi livelli, non aspetta. Grosso, ai babies, non fa sconti.

"Il mister – dice Kumi – pretende tanto: chiede di rischiare la giocata senza paura e di farlo con l’atteggiamento giusto, provando a mettere in pratica quanto proviamo in allenamento". Largo ai giovani, insomma, almeno in questa prima fase della stagione: voci di mercato e condizione in divenire obbligano lo staff tecnico a lesinare i big, mediando tra condizione che cresce e calendario che si infittisce (mercoledi c’è il Trento) ed ecco allora che c’è bisogno di tutti, anche degli ‘ultimi arrivati’. Come Paz, laterale destro rientrato dal prestito a Preugia e in teoria, in quella zona di campo, chiuso da Missori e Toljan.

In teoria, appunto: per lui i minuti in campo fin qua sono 123’, le presenze due su due da titolare. Il resto è la ‘voglia matta’ di farsi notare, senza guardare oltre l’oggi. "Adesso penso solo a fare il meglio: è presto per dire se andrò o se resterò, ma mi sto allenando bene e se rimarrò al Sassuolo ci rimarrò con amore e con fame", dice, non senza aggiungere che "sono contento di essere qui, e do’ il massimo giorno dopo giorno". La formula l’abbiamo già usata, ma vale anche per loro, le cosiddette ‘seconde linee’: piccoli neroverdi crescono… E magari, tra qualche settimana, li ritroviamo tra campo e panchina…

Stefano Fogliani

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