Sassuolo, abbuffata neroverde, Berardi condisce
I sei gol al Cittadella sono impreziositi dal ritorno del fantasista che trova subito il modo di servire un assist. Doppio Thorstvedt
Reggo Emilia, 6 ottobre 2024 – Berardi può aspettare. Nel senso che il genietto calabrese torna a disposizione dopo sette mesi di stop e fa pure in tempo a fare un assist, ma quando Berardinho entra il Sassuolo era già scappato, svellendo il Cittadella che pur+e lo aveva tenuto in scacco per i primi 45’ con una ripresa nel corso della quale i neroverdi sprigionano tutta la loro potenza di fuoco, trasformando l’1-1 dell’intervallo al 4-1 di 13’ più tardi e poi nel set con cui gli uomini di Grosso liquidano i veneti.
Ma finchè il piano non si inclina e i neroverdi non mettono il turbo, la gara è meno comoda di quanto dirà il punteggio finale, dentro il quale c’è un Cittadella che alla lunga perde metri ed equilibri ma anche e soprattutto un Sassuolo che quando trova continuità di manovra diventa cliente scomodissimo. Sembra tutto facile, per il Sassuolo, in vantaggio già al 4’, quando il troppo indugiare di Maniero con i piedi premia Mulattieri, ma l’impressione sfuma presto, salvo poi diventare concreta dopo l’intervallo. Fino ad allora, infatti, il vantaggio sembra ‘rilassare’ i neroverdi, che fanno la gara ma perdono distanze tra i reparti incappando in supponenze in manovra che Vita non perdona. Il quarto d’ora è appena passato quando il fantasista dei veneti colpisce, indisturbato, dai 25 metri e rimette in equilibrio una partita sulla quale la squadra di Grosso prova subito a riarrampicarsi. Ma un conto era aggredire un Cittadella sbilanciato alla ricerca del pari, un altro assaltare linee che, dopo il pari, si stringono di nuovo. Negli spazi che si rifanno stretti provano ad infilarsi Mulattieri e Thorstvedt (Maniero questa volta c’è) e soprattutto Laurientè, che al 21’ aveva segnato il 2-1, ma si vede annullare il gol dal Var che scova, in avvio di azione, una trattenuta di Ghion su Masciangelo.
E il ‘Citta’? Se il suo smarrimento nella ripresa ne giustifica la classifica, il non disunirsi della squadra ospite spiega, almeno finchè regge, perché sia squadra da trasferta, e lo spiegano bene anche le due occasioni che i veneti confezionano tra fine primo e inizio secondo tempo. Sulla prima Vita non trova il pallone a due passi da porta neroverde, sulla seconda ancora Vita impegna Moldovan: tanto basta a ‘svegliare’ i neroverdi, che a stretto giro ‘scappano’ di nuovo, con Volpato che comincia – e chiude – l’azione che riporta avanti i neroverdi. E spacca il match, perché il Cittadella, che pure fin lì aveva funzionato ne ha sempre meno, di fiato e corse da spendere, mentre il Sassuolo che si accende fa paura e in meno di 10’ chiude la pratica prendendo il largo. Terzo gol su rigore, con Thorstvedt che capitalizza una mano malandrina di Angeli che poco prima ne aveva strozzato la conclusione, quarto con Pierini che appena entrato sfrutta al meglio una combinazione sulla sinistra tra Doig e Laurientè, quinto con un altro rigore – Branca abbatte Toljan– di Laurientè e sesto ancora con il norvegese, su assist di Domenico Berardi. Proprio lui, salutato dall’applauso del tifo neroverde che conta anche su Berardinho per restare in alto. Ma se i presupposti sono questi è un bell’andare.
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