Sassuolo in attesa della promozione in Serie A: sfida decisiva contro il Palermo
Il Sassuolo affronta il Palermo sperando nella promozione in Serie A. La festa dipende dal risultato dello Spezia.

L’allenatore del Sassuolo Fabio Grosso
Provateci voi ad organizzare una festa senza sapere se e quando il ‘festeggiato’ si presenta o no. Mica facile, ma è quanto si chiede, oggi, alla Sassuolo neroverde, attesa da un giorno lunghissimo, che comincia alle 15 e potrebbe finire, chissà, o un paio d’ore dopo o all’alba del lunedì: lo scenario, ben noto, è quello che dice che il Sassuolo affronta oggi alle 15 il Palermo e se vince si dispone all’attesa di Spezia-Sampdoria, che in campo ci vanno alle 17,15.
Non dovesse vincere lo Spezia il Sassuolo va in A e, atterrato a Bologna a ridosso delle 21, è atteso in piazza Garibaldi per la festa – coreografie provate ieri, con le circospezioni imposte dall’ovvia scaramanzia – in programma per le 22 circa. Della serie ‘non succede, ma se succede…’: si appendono lì i destini di questa domenica di primavera che manda i neroverdi a ‘sbattere’ contro il Palermo dell’ex Alessio Dionisi che a fare da comprimario non ci sta ("mi aspetto un Sassuolo tosto, è la squadra più forte della B, ma possiamo vincere", ha detto alla vigilia) ma sa bene che Grosso, come da conferenza stampa di presentazione, farà quel che deve per fare quanto ha fatto fin qua molto spesso. Ovvero vincere e poi aspettare, consapevole che quanto dovevano i suoi, al ‘Barbera’, hanno fatto. "Sappiamo quanto potrà succedere, ma dobbiamo essere bravi a mantenere l’equilibrio", ha detto l’allenatore del Sassuolo ieri, facendo capire che il Sassuolo è pronto a fare quel che deve, "senza pensare troppo al dopo".
Ovvio, del resto, perché il ‘dopo’, o almeno quello atteso che darebbe il via alla festa, mica è detto arrivi – se lo Spazia vince ci si aggiorna al prossimo fine settimana – e allora tanto vale stare a quello che il Sassuolo può fare. Ovvero "dire la sua su un campo difficile, contro un avversario che ha la statura del protagonista. Ma anche noi – aggiunge – abbiamo le nostre carte da giocarci e avere una chance del genere a sette giornate dalla fine vuol dire che da inizio stagione hanno lavorato bene tanto la società, quanto lo staff e la squadra". Concessioni a quel che potrebbe essere zero, insomma ("restiamo concentrati su quel che c’è da fare") e al resto che eventualmente verrà si penserà. Adesso, tra il Mapei Football Center e il ritiro pregara in Sicilia, si pensa a chi mandare in campo (Doig recupera, ballottaggio tra Volpato e Iannoni, ago della bilancia di un 4-2-3-1 che magari diventa un 4-3-3) e al Palermo, mentre i ‘cerimonieri’, senza dare troppo nell’occhio, studiano come ‘imbandierare’ di neroverde il ‘Campanone’ di piazza piccola. Il ‘giorno più lungo’, insomma, può cominciare…
Stefano Fogliani
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