Sassuolo, l’insolito ’derby’. Le peggiori difese contro

Il Frosinone di Di Francesco ha incassato ben 56 reti, una in più dei neroverdi. Domani al ’Mapei’ si affrontano le due squadre più perforate di tutta la Serie A .

di LORENZO LONGHI -
8 marzo 2024
Sassuolo, l’insolito ’derby’. Le peggiori difese contro

Sassuolo, l’insolito ’derby’. Le peggiori difese contro

Due difese da 111 gol al passivo, se messe assieme: in 27 partite di campionato il Frosinone ha incassato 56 reti, peggio di chiunque altro, anche di un Sassuolo che segue a ruota a 55, pertanto non molto meglio, considerando anche la peggior differenza reti.

Non è un caso, insomma, che le due squadre che si affronteranno domani siano a rischio retrocessione, e del resto in Serie A solo la Salernitana ultima, oltre a neroverdi e gialloblù, ha superato i 50 gol al passivo, chiudendo così questo poco invidiabile podio. Si è scritto di difese, ma è evidente, tanto per il Frosinone quanto per il Sassuolo, che il discorso riguardi l’intera fase difensiva e coinvolga l’intero undici, i collegamenti tra i reparti, le transizioni, laddove gli errori individuali si mischiano a quelli di squadra e ciò che ne esce, oltre a una cifra spropositata di reti subite (la media supera le due a partita), è ben chiarito dalla posizione in classifica. Ballardini è chiamato a sistemare anche questo aspetto, a migliorare anche le statistiche di squadra che hanno consentito ad Andrea Consigli di avere alle spalle una sola partita senza aver dovuto raccogliere palloni dal sacco, vale a dire quella contro la Fiorentina. Tra i difensori centrali, più volte nel mirino è finito Ruan Tressoldi, ma il brasiliano a livello di immagine percepita paga anche la grossolanità di alcuni errori, mentre sono passate magari più sotto silenzio le disattenzioni di reparto, perché di certo ad avere deluso sono in tanti.

Il recupero di Kumbulla potrebbe modificare alcune gerarchie, in attesa di valutare ancora Viti, ma ormai il tempo stringe e sono Ferrari ed Erlic – quest’ultimo quello con il maggiore minutaggio – a dover tenere in piedi la zona più delicata, mentre anche sugli esterni (e con le sbadataggini dei centrocampisti) troppe volte la fase difensiva neroverde si è azzoppata da sola. In questo senso la gara di andata, sebbene fosse alla quarta giornata, dunque una vita fa, resta indicativa: un rigore evitabile, Mazzitelli lasciato solo a colpire al limite su azione d’angolo per il secondo gol (in foto) e dimenticato dai difensori in area sulla terza rete, la palla persa da Ceide in attacco nel recupero per il poker. Detto questo, l’obiettivo del Sassuolo sabato sarà quello di costringere il Frosinone a tenersi il record negativo stagionale, e pazienza se ciò significa dare un dispiacere a Eusebio Di Francesco, da queste parti ancora molto amato e di nuovo decisivo, da avversario, per il futuro dei neroverdi. La fase difensiva non è mai stata l’arma migliore nemmeno del tecnico abruzzese, come si è visto anche a Sassuolo durante la sua tenuta (a parte nella stagione 2015-16, nella quale le reti subite furono 40), ma si tratta di un aspetto che viene narcotizzato quando la squadra segna, e i suoi neroverdi segnavano. Oggi il Frosinone segna poco e subisce molto, proprio come il Sassuolo, e allora la sensazione è che la partita di sabato sarà una sfida a chi sbaglia di meno.

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