Sassuolo, saldo negativo. Ma soltanto di due punti

La squadra di Dionisi è tra quelle in perdita rispetto alla stagione scorsa. Tra i fattori da tenere in considerazione ci sono però gli scontri con le big.

12 ottobre 2023
Sassuolo, saldo negativo. Ma soltanto di due punti

Sassuolo, saldo negativo. Ma soltanto di due punti

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

È il migliore dei peggiori, il Sassuolo, dopo otto giornate di campionato. O quasi, nel senso che i neroverdi sono, dopo 8 giornate, la squadra che ha il saldo negativo più contenuto, Torino a parte, rispetto a quello della stagione scorsa. Due punti in meno per la squadra di Alessio Dionisi, che all’ottava giornata della stagione scorsa aveva 12 punti: saldo fisiologico, alla luce di un calendario parecchio in salita che ha visto il Sassuolo affrontare sempre squadre che lo precedevano in classifica (la stessa cosa non si può dire del Torino, per questo il Sassuolo ha fatto, in un certo senso, meglio) e ben cinque delle sette squadre che occupano, oggi, l’Eurozona. Detto che meglio del Sassuolo stanno facendo, oltre alle corazzate, le squadre che gli tolgono il ruolo di ‘squadra sorpresa’ (Monza, Lecce e Bologna hanno 5 punti in più rispetto al 202223) i neroverdi possono consolarsi sia con un saldo negativo minimo ma anche guardando ad altri (Udinese e Salernitana, ma anche l’Empoli e qualche big come la Lazio prossima avversaria) dai quali altri saldi, e non così negativi, ti saresti aspettato. Va poi detto che il ‘giochino’ del confronto regge e non regge, perché ogni gara ha dentro le sue partite e i suoi momenti e che otto giornate sono di fatto un quinto di stagione. Non sfugge, tuttavia, come il Sassuolo 202324 abbia un problema di gol subiti (ieri 8, oggi 14, quasi il doppio) non compensati, numeri alla mano, da una produzione offensiva cresciuta, rispetto a un anno fa, dai 10 gol fatti la stagione scorsa ai 12 di oggi. Morale? La squadra paga dazio a quegli equilibri che i tanti cambiamenti estivi hanno resto un tantino più precari, è più ‘aggrappata’ a Berardi di quanto non fosse quella di un anno fa – l’attaccante calabrese si infortunò alla quarta – ma il paragone non restituisce del tutto al Cesare neroverde quel che è suo. "E non è – per dirla con Alessio Dionisi – che dopo otto giornate si può andare dietro alla classifica". Che tra l’altro è speculare, nei distacchi e nelle posizioni, a un anno fa: 10 punti valevano l’undicesimo posto, oggi dodicesimo.

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