Spalletti: "Contro la Francia cambierò poco"

Ventesima panchina azzurra per il ct: "Contro la Svizzera unica gara sbagliata"

16 novembre 2024
Luciano Spalletti, tecnico dell'Italia

Luciano Spalletti, tecnico dell'Italia

"Intenzione di cambiare poco contro la Francia ? Sì, l'idea è di mantenere il telaio della partita precedente. Le gambe vanno forte, tutti hanno voglia di esserci". Lo ha detto il commissario tecnico dell'Italia Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Nations League contro la Francia. "Ho visto i giocatori in palestra. Io la penso sempre allo stesso modo, a volte anche nel nostro campionato ci sono tante partite, tanti infortunati, tanti affaticamenti. Ma a volte l'affaticamento è mentale, i ragazzi hanno dei muscoli che sono delle macchine. E quando riescono a fare buone partite e buone prestazioni l'affaticamento viene smaltito rapidamente. Di solito i tanti infortunati sono in squadre in difficoltà, diventa più facile creare problemi ai muscoli", ha aggiunto. "Kean è possibile che sia della partita - la conclusione -, è in grande condizione, è bravo ad attaccare negli spazi larghi, è bravo a fare la boa. Mi era sembrato nel gruppo di chi era subentrato bene". Domenica per il ct sarà la ventesima panchina con l'Italia: "Non so qual è il mio bilancio, penso che si sia sbagliata una partita, quella con la Svizzera. Quella è la cosa a cui faccio riferimento, mi reputo responsabile di una sconfitta, per cui abbiamo cercato di fare cose differenti. Si tratta di una partita, le altre bene o male sono state partite come tante, poi non dimentichiamoci mai degli avversari che abbiamo davanti. Abbiamo affrontato squadre fortissime". Cosa è cambiato dopo gli Europei: "Avere il piacere di gioire, veder vincere il proprio compagno. In questo momento la cosa più importante è far sentire che stiamo apprezzando il loro attaccamento alla maglia, il loro spirito e il loro impegno. È una cosa che dobbiamo riconoscere, sono qualità enormi, poi il risultato spesso ne è una conseguenza".

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