Acerbi, l’anti-Haaland: "Lui è il più forte"
Il difensore voluto da Inzaghi tra i dubbi dei tifosi ha convinto tutti: sabato se la dovrà vedere con il bomber del Manchester City
Roma, 7 giugno 2023 – C’è un osservato speciale con una folta chioma bionda. Fa da frontman in un gruppo nel quale i solisti abbondano e per sfortuna dell’Inter al Manchester City non manca nemmeno l’ottimo alchimista necessario per farli rendere al meglio. Una volta Guardiola era l’uomo del motto per cui "il centravanti è lo spazio", oggi punta su un colosso da oltre cinquanta gol in stagione, un prodigio che ha già messo assieme primati di precocità uno dietro l’altro.
"Un grandissimo bomber, l’attaccante centrale più forte del mondo assieme a Benzema", dice Francesco Acerbi, che in prima battuta sarà chiamato a ridurne le potenzialità, coadiuvato dai compagni. Il "Leone" che Inzaghi ha portato con sé dalla Lazio e che non gode della stessa folta criniera di Haaland, del re della Savana dovrà sfoderare gli artigli, la personalità che mai gli è mancata (ne serviva eccome per superare l’ostile accoglienza di parte della tifoseria al suo arrivo a Milano) insieme alla serenità data dall’esperienza. Se la fazione più giovane del gruppo, capitanata dai Bastoni e Onana, aveva mostrato 24 ore prima una spavalderia atta ad allontanare lo stress, Acerbi ha una carta d’identità su cui è da poco comparso un 35. "Arrivare fino a qua è bello, non vincere sarebbe un peccato enorme", continua, consapevole di un duplice aspetto: per le condizioni in cui è arrivato all’Inter è un mezzo miracolo trovarsi in finale con la responsabilità di curare Haaland; dall’altra parte è sempre una finale di Champions League, sebbene da sfavoriti, e non è detto che certi treni ripassino.
Inzaghi continua a lavorare su testa e gambe dei suoi. Spera di rivedere il miglior Mkhitaryan sul campo di allenamento entro sabato prossimo e l’armeno sta rispettando la tabella di marcia per esserci. Magari non dal 1’ (anche ieri ha svolto parte della seduta individualmente) ma comunque in modo da poter dare un contributo. Oggi è più facile pensare che con Barella e Calhanoglu ci sia Brozovic, all’annuncio delle formazioni. Così come Dzeko, perché difficilmente il tecnico derogherà dalle scelte recenti mettendo Lukaku avanti al bosniaco nelle gerarchie. Per quanto possibile si guarda anche oltre Istanbul. Lo fa Calhanoglu, che parlando ai media turchi ha annunciato prima ancora dei comunicati ufficiali di aver trovato un accordo per il prolungamento del contratto con l’Inter. Per procedere ai rinnovi, suo e di Bastoni, era considerata conditio sine qua non la qualificazione alla prossima Champions League. E quello è un traguardo che la squadra ha già tagliato.
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