Juve-Bologna, ecco l’audio tra l’arbitro Di Bello e il Var. Rocchi: “Rigore evidente”

Il designatore: “Revisione poco accurata. Lavoriamo per correggere gli errori”

1 settembre 2023

Roma, 1 settembre 2023 – Juventus-Bologna e il mancato rigore per il fallo del bianconero Iling-Junior su Ndoye: dopo le polemiche l’Associazione italiana arbitri ha reso pubblico l’audio tra l’arbitro Di Bello e il Var.

L'arbitro Di Bello con il giocatore del Bologna Ndoye
L'arbitro Di Bello con il giocatore del Bologna Ndoye

Il Var Fourneau apre la revisione con la frase: "Possibile rigore". Ma dopo pochi secondi, chiede agli operatori di approfondire: "Fammi vedere solo un’altra prospettiva…". A quel punto, succede l’inspiegabile. Il fallo appare netto, ma a lui e all’Avar Nasca no. Fourneau lo spiega così: "No, sta fermo, guarda...". Parla del giocatore della Juventus. Interviene l’Avar Nasca: "Per me no". E così, in una manciata di secondi, l’episodio è liquidato: "Check completato, non c’è nulla".

Una decisione presa con troppa fretta per il designatore Rocchi. "Una revisione troppo poco accurata - dice nel corso del raduno degli arbitri a Coverciano -. Di Bello aveva avuto la sensazione che i due fossero di fianco. Il Var doveva capire che le posizioni erano diverse". Fallo netto: "Ma, da regolamento, non è rosso". Diversa invece la questione dei due rigori chiesti dalla Juventus nella stessa partita: "Non è rigore né il primo né il secondo di quelli chiesti dalla Juve".

Rocchi aggiunge: "Io Di Bello non lo sospendo, io sospendo arbitri per motivi disciplinari e mi è capitato. Magari farà un turno o due a casa, non di più. Ho bisogno di lui, se non uscirà è perché alcuni hanno fatto meglio di lui". Dopo essersi difeso, Rocchi attacca: "Vedo un atteggiamento verso gli arbitri che non va bene. Abbiamo sbagliato, la prima colpa è mia perché Di Bello va perché lo mando io. È un arbitro di livello. La prima giornata ci aveva fatto ben sperare, dell’ultima non siamo assolutamente contenti. Noi siamo consapevoli di quando sbagliamo e lavoreremo per correggere gli errori. Ne faremo altri, non siamo infallibili. Ma rispettate la figura arbitrale: facciamo notizia solo se sbagliamo, vorrei facessimo notizia anche se facciamo bene".

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