Pari e spettacolo al Bentegodi: 2-2 tra Verona e Inter

Doppio Arnautovic per Inzaghi, ma Noslin e Suslov fanno esplodere il Bentegodi: pari spettacolare a Verona

di MANUEL MINGUZZI -
26 maggio 2024
Verona-Inter 2-2

Verona-Inter 2-2

Verona, 26 maggio 2024 - Chiudono con un bel pareggio Verona e Inter. Al Bentegodi partita spettacolare e a viso aperto tra due squadre senza obiettivi, ma questo non ha impedito una buona intensità e ottime soluzioni tecniche. Una doppietta di Arnautovic non è bastata per il sacco di Verona, perché Noslin e Suslov hanno fatto esplodere il Bentegodi, anche se alla fine c’è stato il brivido con il gol di Sanchez al 92’ annullato per fuorigioco. Esordi per Di Gennaro, a trentuno anni, e di Cisse, classe 2006, segno di una partita di festa ma senza disdegnare voglia e impegno. Si chiude così la Serie A per due squadre che, con i loro rispettivi obiettivi, hanno disputato una grande stagione.

La partita

Ultima partita dell’anno e un po’ di turnover da entrambe le parti. Baron lancia Belahyane, mentre in difesa Vinagre, Cabal, Coppola e Tchatchouna. Inzaghi schiera Arnautovic davanti, assieme a Thuram, mentre in mezzo c’è Frattesi e non Mkhitaryan. In porta niente Sommer, bensì Audero. Senza troppe ansie di classifica, entrambe le squadre con obiettivo raggiunto, si gioca a ritmi alti, con il Verona che va uomo su uomo sulla costruzione dal basso di Inzaghi. I padroni di casa partono con l’approccio giusto, con pressione alta e ritmi intensi, cercando di non farsi scrupoli e di prendere immediatamente il possesso in zone pericolose sulla trequarti interista. I nerazzurri, invece, puntano sul campo aperto che si può aprire alle spalle della pressione scaligera, ma l’inizio vede l’Hellas dettare i tempi. Ma proprio alla prima disattenzione di Coppola, anche con una mezza trattenuta, Arnautovic si infila in area di rigore nello spazio libero e col piattone sigla il vantaggio all’11’. Quarta rete in campionato per l’austriaco. Passata la sfuriata iniziale dei gialloblù l’Inter sembra prendere in mano la partita con un fase di possesso più calma e ordinata, come se il vantaggio avesse sbloccato gli uomini di Inzaghi. Invece no, perché una persa di Bisseck lancia Suslov in contropiede, poi filtrante per Noslin e 1-1. I nerazzurri reagiscono subito, sempre sullo spazio alle spalle: stavolta Augusto serve Thuram per il destro deviato che per poco non batte Perilli. Partita sicuramente divertente, il fatto che non ci sia nulla in palio aiuta, e c’è tutto tranne che clima di vacanza. Al 32’ l’Inter disegna una azione perfetta, tutta di prima orchestrata da Barella, passando per Arnautovic e la sponda di Thuram per la testa di Frattesi, ma c’è Perilli. Ma l’Inter è troppo distratta dietro e tocca a Barella commettere un errore fatale sulla trequarti. La palla persa dal mediano spiana la strada a Noslin che lascia per il sinistro di Suslov nella buca d’angolo: 2-1 al 38’. L’Inter smarrisce la propria manovra e così il pressing alto del Verona torna a fare effetto, stavolta il destro di Lazovic è centrale. I giocatori di casa sono ovunque, ronzano dappertutto e sradicano palloni senza soluzione di continuità, ma l’Inter ha un guizzo sullo scadere. Lancio di Barella, sponda di petto di Frattesi e destro in corsa di Arnautovic: 2-2 e spettacolo al Bentegodi.

La partita promette anche nella ripresa, perché il Verona pressa uomo su uomo e l’Inter trova campo aperto dietro la prima linea di aggressione. Manca precisione nella fase di costruzione dei nerazzurri che subiscono l’intensità scaligera, così Inzaghi va con il triplo cambio con Cuadrado, Buchanan e Sanchez per Dumfries, Dimarco e Arnautovic. La freschezza sugli esterni dà qualche risultato al tecnico ospite che riesce a ritrovare il possesso del pallone e la metà campo altrui. Subito i neo entrati creano una grande occasione, con Sanchez che apre e chiude l’azione ma trova davanti a sé uno straordinario Perilli, abile a murare anche sulla ribattuta ravvicinata di Frattesi. Baroni per oltre un’ora non cambia nulla, i suoi viaggiano forte e bene, sviste a parte, e le sostituzioni arrivano solo in zona settantesimo con Charlys e Magnani in campo. Inzaghi, invece, concede il debutto in Serie A al 31enne portiere Di Gennaro che è cresciuto nel settore giovanile interista. Scendono un po’ i ritmi, l’odore delle vacanze si sente, anche se per molti ci saranno gli Europei, ma l’Inter ha un sussulto con la solita visione di Sanchez per Cuadrado: diagonale su cui Coppola salva tutto a centro area. Poco dopo ci prova Calhanoglu da fuori, ma c’è Perilli a volare a mano aperta. Meno brillantezza negli ultimi venti minuti di partita, tuttavia qualche occasione arriva e poi Baroni sfrutta gli ultimi due cambi con Dani Silva e Tavsan. Il neo entrato Di Gennaro deve poi sventare una incursione di Serdar su sviluppi di corner: bella parata. Il portiere deve salvare anche al 77’ su sinistro ficcante proprio di Tavsan: parata a mano aperta in piena estensione bassa.

Nel finale Baroni fa esordire il giovane 2006 Cisse, giocatore molto promettente che ha fatto vedere buoni numeri in primavera, e la partita vive di una grande occasione all’84 quando Frattesi scavalca Perilli con un leggero tocco di sinistro, ma arriva Vinagre a salvare sulla linea calciando incredibilmente sulla traversa. Frattesi ha l’ennesima occasione della sua partita, stavolta all’88’ imbeccato da Augusto: ancora salvataggio di Perilli, tra i migliori della serata. Il portiere scaligero capitola in pieno recupero, quando si invola Sanchez, pallonetto, su palla verticale di Augusto, ma il Var decreta l’offside che il guardalinee non aveva visto. Finisce due a due, pari e spettacolo al Bentegodi. La Serie A di Verona e Inter finisce qui.

Il tabellino

Verona-Inter 2-2

Verona (4-2-3-1): Perilli, Tchatchouna, Coppola, Cabal (23’ s.t. Magnani), Vinagre; Belahyane (28’ s.t. Dani Silva), Serdar; Lazovic (23’ s.t. Charlys), Suslov (36’ s.t. Cissi), Mitrovic (28’ s.t. Tavsan); Noslin. All. Baroni.

A disposizione: Ajayi, Bonazzoli, Centonze, Chiesa, Corradi, Dawidowicz, Patane, Toniolo.

Inter (3-5-2): Audero (23’ s.t. Di Gennaro), Bisseck, Acerbi, Carlos Augusto; Dumfries (10’ s.t. Cuadrado), Frattesi, Calhanoglu, Barella (23’ s.t. Asllani), Dimarco (10’ s.t. Buchanan); Arnautovic (10’ s.t. Sanchez), Thuram. All. Inzaghi.

A disposizione: Bastoni, Darmian, de Vrij, Klaassen, Martinez, Mkhitaryan, Pavard, Sensi, Sommer.

Marcatori: Arnautovic 11’, Noslin 17’, Suslov 38’, Arnautovic 46’

Ammoniti: Cabal, Barella

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