Addio Luisito Suarez, sfortunato mister spallino In panchina non riuscì a salvare la Spal del ’77

Fu chiamato alla seconda di ritorno di un campionato di serie B fallimentare, nel quale la Spal pagò l’inesperienza di Primo Mazzanti

10 luglio 2023
Addio Luisito Suarez, sfortunato mister spallino  In panchina non riuscì a salvare la Spal del ’77

Addio Luisito Suarez, sfortunato mister spallino In panchina non riuscì a salvare la Spal del ’77

Se ne è andato a 88 anni anche Luis Suárez, nel senso di Luisito, mica l’uruguagio che dava i morsi. Anzi, avesse azzannato di più nella sua carriera di allenatore, Luisito avrebbe percorso in panca la stessa strada che gli era riuscita da cervello del centrocampo dell’Inter di Herrera. Tanto grande fu il giocatore, tanto difficile fu il percorso dell’allenatore, che sedette sulla panchina nerazzurra così come su quella della nazionale spagnola e dell’under 21 iberica, vincendo soltanto un titolo europeo con quest’ultimo gruppo. In Italia Luisito aveva tentato anche con Como, Spal e Cagliari, ma i risultati non erano stati buoni: e a Ferrara anzi Luisito avrebbe toccato nel campionato 1976-77 il fondo della sua esperienza da mister. Suárez fu chiamato alla seconda giornata di ritorno di un campionato di serie B fallimentare, nel quale la Spal pagò l’inesperienza di Primo Mazzanti e dei suoi debuttanti dirigenti appena subentrati al trentennale dominio di Paolo Mazza. Dopo aver esonerato Guido Capello, instaurata una improbabilissima trojka Ballico-Bugatti-Bianchi che perdeva un pezzo dopo ogni giornata, e portato a Pescara Nereo Rocco, santone milanista che disse no grazie per tornare poco dopo in rossonero, Mazzanti e soci chiamarono lui, Luis Suárez, in quel momento allenatore presunto rampante per meriti di campo in una parentesi non dissimile dall’ultima di De Rossi quest’anno. E il risultato fu lo stesso.

Non solo per colpa del tecnico: neanche i suoi predecessori erano riusciti a far funzionare un gruppo molle come quello del campionato appena terminato. Il disastro si compì alla fine, quando la Spal sembrava in grado di tirarsi in salvo, con la squadra costretta a vincere in casa l’ultima partita contro il Pescara. Suárez concesse (o permise al club di concedere) al portiere Grosso la licenza di recarsi a Catanzaro per l’esame da procuratore che avrebbe avviato la sua nuova carriera di avvocato. Al suo posto dovette esordire il povero Orazi, che ebbe la sua parte nei quattro gol segnati dal Pescara che travolse (4-2) una Spal che sarebbe rimasta salva ugualmente, se il Modena a pochi minuti dalla fine non avesse battuto il Monza. A Ferrara Suárez non ha lasciato molti ricordi. Quella Spal era forse inguaribile per chiunque, a immagine e somiglianza di quella del 2023. Un peccato, perché il giocatore era stato un vero campione, un geometra del centrocampo, anzi, un ingegnere come pochi. Per inciso, solo un certo Oscar Massei per qualche anno resse la sua scia e il paragone sul piano del genio calcistico.

Mauro Malaguti

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