"Con me e Dossena importante la mentalità"

Ancora il ds spallino: "Vengo dalla gavetta e voglio gente con fame. Antenucci? E’ la storia, non verrà cestinato. Thiam? Oggi è il titolare"

5 luglio 2024
"Con me e Dossena importante la mentalità"

"Con me e Dossena importante la mentalità"

Casella si presta a rispondere con poca pretattica anche su singoli temi, i più attuali e al momento scottanti.

ANTENUCCI.

"Non ci siamo ancora parlati, ma Mirco non è uno qualsiasi, è il diverso che ha scritto la storia della Spal in anni recenti diventandone il simbolo. Ma sarei disonesto e bugiardo se dicessi che, a prescindere dalla storia, non ci aspettiamo da lui il 110% come dagli altri, e anzi, da lui il 111%. Sarà poi il campo a parlare. Non verrà mai cestinato, il presidente rispetta i simboli della Spal e per lui tiene sempre un posto in società, se non andasse come ci auguriamo".

SACRIFICI.

"Io ho avuto indicazioni chiare: i costi della Spal per la categoria sono importanti, ben oltre il giusto investimento per la C, ma non mi è stato chiesto di svendere giocatori a tutti i costi per risparmiare. Sono io ad avere una mia filosofia che spiego così: se c’è una opportunità buona per il club, vendo, e sotto un altro".

MENTALITÀ.

"Vengo dalla gavetta, dai dilettanti dove aiutavo il magazziniere a portare la roba sporca. Conosco la fame calcistica e la richiedo, lavoro sporco incluso che è stato quello che mi ha dato questa mentalità. Pur venendo invece da grandi scene internazionali, Dossena la condivide con me. Alla Spal ho percepito la voglia di cambiare scenari in questo senso: chi lavorerà con noi dovrà essere così".

VERCELLI.

"Non pensiamo di portare giocatori dalla nostra esperienza precedente. Il gioco di Dossena è molto dispendioso e richiede di correre più degli altri. A Vercelli avevamo 13-14 giocatori, oltre i quali si scendeva di livello. Così partimmo forte, fummo quarti a fine andata ma poi calammo e servì un lavoro particolare per tornare brillanti. Andrea è l’ideale per creare entusiasmo perché la sua squadra cerca sempre di andare sopra l’avversario. E le squadre che danno sempre tutto per vincere sanno farsi amare".

CENTRAVANTI.

"Comi è molto forte ma cerchiamo un 9 diverso, funzionale a questo 4-3-3. Zilli? Potrebbe anche esserlo, ma deve ancora crescere: anche se ha grandi margini deve migliorare pulizia di tocco e accelerazione nei primi passi. Ci si potrebbe lavorare, con quel gran fisico, e potrebbe dare ottimi risultati. Un giovane si migliora, un trentenne no".

PORTIERI.

"Ne abbiamo sei ma oggi Thiam per la C è di primissima fascia e fa la differenza. Ha mostrato grandissime cose e non mi è stato chiesto di venderlo a ogni costo. Oggi il titolare è lui: poi se arriverà l’offerta giusta vedremo come cambiare la gerarchia".

MAISTRO.

"Lui ha tutto per essere da alta B e da lunedì dovrà dare una accelerata al motore. Va capito perchè non ha reso per le qualità che ha.

Se vuole essere nostro lo deve dimostrare sul campo, dipende da lui e ci proveremo con carota e bastone. Spesso è meglio un operaio con la cazzuola che sai quel che ti dà sempre, anche coi suoi limiti. Ma con lui vogliamo tentare perchè ha troppa qualità per veder spegnere la sua carriera".

RICHIESTE.

"Per i nostri qualcosa si sta muovendo, soprattutto per Rosafio, La Mantia, Dumbravanu e lo stesso Thiam. Ecco, difficile che rimanga, ma il 9 che cerchiamo deve avere le prerogative di La Mantia, saper giocare spalle alla porta ed essere il terminale che sa combinare con mezzali ed esterni che entrano dentro al campo".

Mauro Malaguti

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