Cuore Spal, rimonta 2 reti. Con l’Ascoli finisce pari

Biancazzurri sotto con errori e ingenuità, ma hanno il pregio e il carattere per reagire e riacciuffare gli avversari, con le reti di Rao e Arena.

24 agosto 2024
Cuore Spal, rimonta 2 reti. Con l’Ascoli finisce pari

Biancazzurri sotto con errori e ingenuità, ma hanno il pregio e il carattere per reagire e riacciuffare gli avversari, con le reti di Rao e Arena.

Cuore e determinazione, ma anche errori e ingenuità. La prima Spal comincia con un pareggio che non può soddisfare una squadra che partiva con la zavorra di tre punti di penalizzazione. I biancazzurri vanno sotto di due reti, poi riescono ad acciuffare il pareggio con una reazione che in attesa di tempi migliori lascia ben sperare. Mister Dossena manda in campo la formazione annunciata alla vigilia con una sola eccezione: al centro della difesa dentro Bassoli al posto di Bachini, mentre nel tridente è D’Orazio ad essere adattato sulla destra, lasciando Rao nel suo ruolo naturale sul lato sinistro.

La partenza della Spal è incoraggiante: Radrezza ci prova da fuori suonando la carica una manciata di secondi dopo il fischio d’inizio, poi la squadra di Dossena continua a comandare le operazioni calciando però una sola volta verso la porta del Picchio.

È Karlsson a scaldare i guantoni di Raffaelli con un bel sinistro dal limite dell’area che scalda il popolo biancazzurro. La Spal gioca meglio ma non riesce ad affondare il colpo, e alla prima occasione l’Ascoli non perdona. Marsura non trova opposizione fino al limite dell’area di rigore, dove serve a Tirelli – tenuto in gioco da Bruscagin – la palla del vantaggio.

La reazione della Spal è affidata a Rao, che prima impegna Raffaelli e poi calcia alle stelle da posizione invitante sugli sviluppi di un corner. I biancazzurri avanzano generosamente, lasciando però praterie che la squadra di Carrera sfrutta alla grande.

Adjapong sfonda sulla destra e premia l’inserimento di Corazza, che prima viene murato da Arena e poi trova l’angolino con un sinistro al volo firmando il raddoppio.

La Spal è al tappeto, ma gli ingressi di Awua e Antenucci le ridanno energia e dopo una rovesciata del capitano la squadra di Dossena accorcia le distanze in maniera abbastanza casuale, con Rao che approfitta di una dormita colossale della retroguardia ospite sugli sviluppi di un fallo laterale per gonfiare la rete sotto la curva Ovest. L’Ascoli abbassa il baricentro e la Spal acciuffa il pareggio con un colpo di testa imperioso di Arena su punizione di D’Orazio. I padroni di casa meditano il sorpasso, ma le forze vengono a mancare e l’ultimo brivido lo riserva un insidioso sinistro a giro di D’Uffizi che non sorprende Melgrati.

Finisce 2-2, con la Spal che nonostante tutto strappa gli applausi degli oltre 6.500 dello stadio Mazza.

Per come si era messa va bene così, ma per fare il salto di qualità servono assolutamente alcuni accorgimenti e almeno altri due o tre colpi di mercato. E venerdì prossimo si torna in campo a Perugia, un altro esame durissimo.

Stefano Manfredini

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