Di Carlo: "L’avevamo preparata proprio così"

"Avevo chiesto ai ragazzi di rimanere in partita anche andando sotto, perchè davanti avremmo potuto fare gol in qualsiasi momento"

15 febbraio 2024
Di Carlo: "L’avevamo preparata proprio così"

Di Carlo: "L’avevamo preparata proprio così"

Due vittorie nel giro di quattro giorni non le avevano pronosticate nemmeno i tifosi più ottimisti. Ora la musica sembra finalmente cambiata, e il merito naturalmente va anche attribuito a Mimmo Di Carlo che si gode questi sei punti di fila ma non si accontenta. "Sapevamo di venire a Pescara a giocare una partita di sofferenza, perché le squadre di Zeman giocano a calcio e avvolgono molto il gioco con tante sovrapposizioni – ricorda il tecnico di Cassino –. Avevo chiesto ai ragazzi di rimanere in partita qualunque cosa fosse accaduta, perché con le qualità che abbiamo in attacco, contro il Pescara avremmo potuto fare gol in qualsiasi momento".

È così è stato...

"Certo, perché siamo andati in svantaggio ma non abbiamo mollato un centimetro. Abbiamo fatto due o tre giocate attraverso le quali ci siamo presentati davanti al portiere e abbiamo segnato con un grandissimo gol di Antenucci".

Il secondo tempo se lo immaginava così?

"Avremmo dovuto giocare più alti, invece ci siamo un po’ schiacciati e il Pescara ha provato ad attaccare. Sapevamo però che potevamo colpire attraverso una giocata, che abbiamo trovato con Maistro: sono contento per lui e per come è arrivato il gol, perché quell’uno-due con Rabbi dimostra che la Spal ha qualità".

La squadra è uscita definitivamente dal tunnel?

"Veniamo da un periodo negativo, però stiamo cercando di tirarci fuori da questa situazione. I nostri giocatori sono stati bravissimi, anche quelli della panchina: c’è una fiducia straordinaria da parte di tutti e l’atteggiamento e il coraggio si sono visti. L’allenatore poi deve capire i momenti della partita, anche per effettuare i cambi. C’è un bel gruppo: da quando sono tornato abbiamo ritrovato entusiasmo".

Quale tasto ha toccato per motivare la squadra?

"Ho spinto molto sul tasto dell’orgoglio, anche perché la squadra aveva subito negativamente tante situazioni. Al passato non pensiamo più: il presente dice che in due partite abbiamo conquistato sei punti. Complimenti alla squadra, ma non abbiamo fatto nulla. Davanti a noi c’è la partita di Fermo, che è ancora più importante di quella di Pescara, ma la strada imboccata è quella giusta: i giocatori stanno tirando fuori tutto quello che hanno, e ora sanno soffrire di squadra".

La panchina ha fatto la differenza, è d’accordo?

"I cambi hanno dato la svolta e mi aspetto che la diano ancora, perché le 12 partite che rimangono dovremo giocarle da squadra forte, determinata a scavalcare le squadre che sono davanti senza guardarsi indietro. Questa gara era uno spartitraffico, perché il Pescara è forte ma l’avevamo preparata in un certo modo e l’abbiamo vinta esattamente così".

Stefano Manfredini

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