Dossena: "Ci siamo spenti senza reagire": "Serve più spirito di squadra per risalire"

Il tecnico deluso: "Se la nave è nel mezzo della tempesta ed ognuno fa quello che vuole, la nave affonda". Confronto con il club a fine gara

30 settembre 2024
Dossena: "Ci siamo spenti senza reagire": "Serve più spirito di squadra per risalire"

La delusione di mister Dossena

Passano quaranta minuti buoni dal fischio finale prima che mister Dossena compaia in sala stampa, scusandosi per il ritardo, a parlare della brutta sconfitta. "Nel primo tempo abbiamo mancato troppe volte la seconda palla – commenta il tecnico –, siamo stati troppo sterili, poco giro palla, poco incisivi davanti, andavamo a consegnarci dove loro volevano. Dovevamo svilupparci più centrali all’inizio. La concentrazione c’è stata, però se loro hanno 5-6 calci piazzati ci sta che l’occasione del gol te la possano creare. Poi lì ci siamo spenti, basta". Il secondo tempo è indecifrabile, perché non abbiamo messo il cuore in campo e giocato da squadra. Ci siamo sciolti come neve al sole. Può starci che l’Entella faccia gol in casa tua, ma poi non c’è stata reazione. E’ questa la cosa grave. Dovevamo stare compatti, ci siamo invece allungati".

Quali i motivi per i cambi effettuati?

"Ho inserito Buchel per Radrezza perché quando andavamo in pressione riuscivano a saltare fuori, la manovra rimaneva troppo lenta e non riuscivamo a venir fuori dal centro. Poi ho provato con le due punte per dare supporto a Mirco davanti. Con Ntenda speravo che con una sovrapposizione, un due contro uno dalla parte opposta magari si andava a creare un cross, ma non ci sono mai state sovrapposizioni. Il cambio di Rao è stato poi dovuto soltanto a condizione fisica, me l’ha chiesto lui".

Quale il motivo della mancata reazione?

"Avrei potuto cambiare anche altri sei giocatori ma non credo sarebbe cambiato nulla. Se non ci metti lo spirito di squadra giusto, se la nave è nel mezzo della tempesta ed ognuno fa quello che vuole, la nave affonda. Le difficoltà ci saranno sempre, ma è in quel momento che trovi la squadra. I ragazzi devono provare a fare quello che chiedo, se c’è anarchia non andiamo da nessuna parte".

Cosa si sente di dire ai tifosi che alla fine hanno manifestato il proprio disappunto?

"Questi tifosi non perdono mai. Sono solo poche partite che sono qua, non mi era mai capitato che una squadra in casa con le partite che abbiamo fatto fosse sostenuta in questo modo. In Inghilterra sì, ma in Italia no. Per me è davvero frustrante girarmi, vedere quella curva e non riuscire a gioire. Ed è giusto che alla fine abbiano manifestato il proprio malcontento".

Con la società c’è stato un confronto?

"Certo, per quello ho tardato a venire in sala stampa. Ci siamo detti che bisogna aiutare questi ragazzi, fanno il lavoro più bello del mondo, ma devono accendere questa miccia per partire una volta per tutte ed essere squadra".

Beatrice Bergamini

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