La rimpatriata di Massei: "Io, l’Italia e la Spal"

Sala Estense gremita per il ritorno del grande ex biancazzurro, che ha compiuto 90 anni: "Ero povero, a Ferrara mi rilanciai"

30 settembre 2024
La rimpatriata di Massei: "Io, l’Italia e la Spal"

Sala Estense gremita per il ritorno del grande ex biancazzurro, che ha compiuto 90 anni: "Ero povero, a Ferrara mi rilanciai"

Caro, vecchio grande Oscar, il màs grande della storia della Spal: porta i suoi 90 anni con una lucidità sorprendente, e ieri li ha celebrati a Ferrara insieme a una platea tutta per lui, specchiandosi nel mirabile striscione affisso dai tifosi della curva nel loggione della Sala Estense che recitava "il più forte della nostra storia, all’uomo e alla sua eterna gloria". Meritatissimo da un calciatore indimenticabile. L’occasione per i festeggiamenti del compleanno è stata la presentazione del libro "Oscar Massei, l’oriundo, il capitano, l’esempio", viaggio nel tempo attraverso i ricordi del capitano, raccontati da Enrico Menegatti, a cura della Minerva Edizioni di Roberto Mugavero. Sul palco, con autore e ospite d’onore, il presentatore Davide Bonesi e a turno anche Egidio Morbello, Edy Reja, Gigi Pasetti, il sindaco Alan Fabbri, l’assessore regionale Paolo Calvano e altri. In platea tanti altri ex come De Bernardi, Alberto Novelli, Franco Pezzato, Saul Malatrasi, Gabriele Cantagallo, Paolino Stanzial, Mario Zimolo, Gildo Rizzato, Danilo Ferrari, Edo Braiati, Lanfranco Mongardi, l’ex presidente Walter Mattioli e naturalmente i figli di Oscar, Alessandra e Rafael.

L’allievo numero 1, Fabio Capello, c’era col cuore e con un video. Massei ne ha raccontate tante, quasi in un monologo, a partire dall’Argentina. "Famiglia povera, la mia: papà figlio di immigrati marchigiani lavorava in ferrovia, e mamma di Tortona ha cresciuto tre maschi quasi da sola, perchè papà era una brava persona ma spesso si perdeva. Ero precoce e a 17 anni finii al Rosario Central, dove il campione ex interista Atilio Di Maria mi vide e mi segnalò all’Inter convincendomi con un bel pacco di banconote come non ne avevo mai viste".

Di qui l’Italia, col brivido: "A gennaio del ‘56 dovevo partire ma poco prima scoppiò la rivoluzione contro Peron: io allora ero soldato in aeronautica. Ottenni il congedo solo il 28 dicembre quando non ci speravo più". Poi i tanti ricordi italiani, in buona parte già noti. "A Trieste prendevo 6 milioni, venni alla Spal e me ne propose 3. Ma accettai, volevo rilanciarmi. Subito arrivammo quinti in A: c’era Picchi, fortissimo, che veniva dalla C e finì subito all’Inter. Io legai con Morbello e Bozzao, nacquero grandi amicizie". Massei si è prestato per il libro in cambio di una promessa: "Mi hanno garantito di farmi incontrare papa Bergoglio e allora ho detto sì. E’ grazie a Dio che sono ancora qui: nel 2009 la dottoressa Santamato mi ha salvato rianimandomi dopo un arresto cardiaco di 45 minuti". E oggi Oscar è ancora con noi, testimone di un tempo fantastico.

Mauro Malaguti

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