E’ cambiata la musica. Spal, colpaccio pesante. Sbancata Pescara coi gol di Antenucci e Maistro

Ribaltato l’iniziale svantaggio, gli abruzzesi nel finale falliscono un rigore dubbio

14 febbraio 2024
Spal, colpaccio pesante. Sbancata Pescara coi gol di Antenucci e Maistro

Spal, colpaccio pesante. Sbancata Pescara coi gol di Antenucci e Maistro

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(4-3-3): Plizzari; Floriani, Pellacani, Mesik, Moruzzi; Aloi, Squizzato, Meazzi (20’ st Franchini); Merola (38’ st Dagasso), Cuppone, Cangiano (32’ st Sasanelli). All. Zeman

SPAL (4-4-2): Galeotti; Ghiringhelli, Valentini, Fiordaliso, Bruscagin; Edera (38’ st Iglio), Carraro, Buchel (23’ st Contiliano), Dalmonte (11’ st Maistro); Petrovic (11’ st Zilli), Antenucci (23’ st Rabbi). All. Di Carlo

Arbitro: Andreano di Prato

Marcatori: 31’ pt Merola, 33’ pt Antenucci, 25’ st Maistro

Note: spettatori 3.001 (ospiti 55). Ammoniti Aloi, Squizzato, Petrovic, Cangiano.

La Spal sbanca l’Adriatico in rimonta, centrando la seconda vittoria di fila contro un avversario tra i più quotati della categoria. Dopo il vantaggio del Pescara, i biancazzurri pareggiano immediatamente i conti con Antenucci e nella ripresa firmano il sorpasso con l’ex Maistro. Il Delfino spreca il rigore del pareggio, ma quel che conta è che finalmente la Spal sia fuori dal tunnel. E in attesa delle gare di oggi la zona salvezza è distante appena un punto. Mister Di Carlo decide di non ricorrere al turnover, cambiando appena due giocatori titolari rispetto a quelli schierati venerdì scorso con la Recanatese. Quello al centro della difesa tra lo squalificato Peda e Fiordaliso è un avvicendamento che non è frutto di una scelta dell’allenatore, che invece in attacco lancia dal primo minuto Antenucci al posto dell’acciaccato Zilli. Dunque, il tecnico ciociaro non rinuncia a mandare in campo quattro atleti offensivi.

Spal subito pericolosa con Petrovic, il cui tiro a botta sicura viene murato da Pellacani. Il Pescara risponde con una bella imbucata di Meazzi per Cuppone, sul quale Galeotti interviene in maniera provvidenziale in uscita. I fuochi d’artificio però arrivano subito dopo la mezz’ora, quando nel giro di due minuti la squadra di Zeman sblocca il risultato e quella di Di Carlo acciuffa il pareggio in un amen. Il Delfino passa in vantaggio con un bel colpo di testa di Merola su cross di Aloi, con l’ala destra dei padroni di casa che anticipa nettamente Bruscagin incornando alle spalle di Galeotti. La reazione della Spal è immediata, con Petrovic che serve Antenucci una palla che il capitano trasforma in oro.

Ante7 sfrutta una disattenzione della difesa del Pescara per trafiggere Plizzari con un diagonale chirurgico, realizzando il secondo gol nel giro di una manciata di giorni. Nella ripresa regna l’equilibrio fino al 70’, quando i nuovi entrati della Spal fanno nuovamente la differenza: la sponda di Rabbi arma il destro di Maistro, la cui parabola inganna Plizzari, che riesce ad allontanare la palla soltanto quando ormai è oltre la linea. Il Pescara naturalmente non ci sta, e sfiora il pareggio con un colpo di testa di Cuppone su cross di Floriani che si infrange sulla traversa. Edera sciupa malamente un ghiotto contropiede, e subito dopo l’arbitro Andreano assegna un calcio di rigore quantomeno generoso al Pescara in seguito ad un intervento di Galeotti (che tocca prima la palla e poi l’avversario) su Merola. Sul dischetto si presenta Cuppone, che calcia clamorosamente sul fondo. Nel finale la Spal non trema, e i tre punti sono il giusto premio per una squadra che finalmente riesce a dare una svolta alla propria stagione.

Stefano Manfredini

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