E domenica c’è il Cesena. Spal, la nuova scommessa sarà fare il salto di qualità coi tre innesti in arrivo

Un portiere, un centrocampista e un centravanti daranno a Colucci più armi

8 gennaio 2024
Spal, la nuova scommessa sarà fare il salto di qualità coi tre innesti in arrivo

Spal, la nuova scommessa sarà fare il salto di qualità coi tre innesti in arrivo

Spal-Cesena, ovvero: la strisciolina positiva dei biancazzurri corrisponde davvero a una crescita, certo lenta e graduale, ma comunque spia di un’ascesa di gioco? Il derby al "Paolo Mazza" contro la capolista che ha perso solo la prima partita a Olbia (incredibile, eh…) capita a puntino per dirlo. Sarà una sfida in cui la Spal non avrà troppo da perdere, e anche se l’avversario finora è stato ampiamente superiore sia nello scontro diretto che sulla distanza, dovrà dare una misura dei progressi della squadra di Colucci. La si attende a una prestazione coraggiosa fin dal calcio d’inizio, senza aspettare di dover rispondere a una frustata.

La Spal dovrà mantenersi però nel segno di un consapevole equilibrio, perché buttarsi avanti a testa bassa per farsi infilare da un Cesena che dà il meglio nelle ripartenze sarebbe folle: il coraggio va inteso nel senso di determinazione a proporre gioco senza sbilanciarsi, come è avvenuto a Pesaro.

E’ giusto aprire anche la parentesi che riguarda Colucci, il solo tecnico nella storia recente della Spal capace di sopravvivere a una tempesta perfetta: a partire da Venturato e Di Carlo, quindi non secoli fa, si sono registrati esoneri per molto meno.

Giovandosi della fiducia di Fusco e del consenso di Tacopina (che sia quel segnale di stabilità fin qui mancato?), il mister di Cerignola ha faticato e sofferto insieme alla sua truppa monca in attacco, e dopo esperimenti inefficaci è pian piano riuscito prima ad arginare la difesa, poi a mettere insieme pareggini al posto di sconfitte, e infine a Pesaro a mostrare anche una squadra propositiva.

Al solito, la Spal è mancata in rifinitura e dentro l’area, dove la differenza la fa la qualità degli interpreti, e dove con l’acquisto di un buon centravanti, il recupero di Dalmonte e l’innesto di Edera subito positivo al debutto, l’allenatore avrà finalmente la qualità necessaria. La Spal di oggi più di quel che sta dando faticherà sempre a dare. Non è questione di impegno.

Ma Rabbi centravanti non è, il suo ruolo in organico deve essere quello di guastatore contropiedista. Antenucci partendo dalla panchina è stato più brillante, determinando insieme a Edera quel finale più ricco di conclusioni.

E Rao ha tecnica e colpi, ma deve compiere il suo percorso di crescita soprattutto fisica.

A proposito: non è stato abbastanza sottolineato che finalmente la Spal è stata in grado di trovare quella brillantezza atletica e quella intensità a lungo assenti.

Non si mette lì la Vis così a lungo, e soprattutto a fine partita, se non si hanno gambe buone. E con una freschezza maggiore anche il giro palla in costruzione è stato più rapido, a volte addirittura troppo frenetico.

Con un portiere all’altezza, un leader di centrocampo e un 9 Colucci avrà armi nella fondina e sarà chiamato ad alzare l’asticella della sua proposta. Pragmatico – dopo lungo annaspare – nell’emergenza, con un organico più performante dovrà vincere una nuova scommessa, quella del salto di qualità.

Mauro Malaguti

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