"E’ stato un mezzo incubo. Ora saremo più coperti"
La delusione di mister Dossena: "In questo momento la fase di non possesso è quella su cui lavorare di più. Dobbiamo essere più brutti e sporchi".
Mister Dossena, l’incubo continua?
"Il mio stato d’animo non può che essere di delusione. E’ davvero un mezzo incubo. Dentro di me non vedo l’ora di portare gioia ai tifosi e invece succede l’opposto. Loro sono arrivati tre volte davanti alla porta e hanno fatto tre gol, per errori di singoli e reparto. In difesa è vero che tre giocatori su quattro era la prima volta che giocavano insieme, ma sono comunque uomini di esperienza, dovevano leggere le situazioni meglio. Il centrocampo in certi momenti ha lasciato delle lacune in cui si sono infilati loro e noi non abbiamo avuto quella compattezza che avevo chiesto ai ragazzi".
Due caratteri diversi tra primo e secondo tempo?
"Sì, poi magari è più facile reagire quando hai preso uno schiaffo e non hai nulla da perdere. Però se ogni volta dobbiamo prendere tre schiaffi per tirare fuori il carattere, la vedo un po’ grigia. Io voglio una squadra che continua a giocare quando è in vantaggio, non lo siamo stati mai in queste prime gare, è frustrante. Però dobbiamo reagire. Tre partite sono passate, ok, è difficile ma nei momenti difficili si vedono gli uomini di carattere. In certe situazioni sembra che pensiamo a noi stessi, a specchiarci e a far vedere come riusciamo ad offendere. C’è un momento in cui si è martello e uno in cui si è incudine. Quando gli altri ci attaccano dobbiamo essere più concentrati e leggere determinate situazioni. Se il mio compagno sbaglia, scivola, perde l’uomo, io non devo fare affondare la barca, perché se guardo il mio e intanto la barca affonda, affondiamo tutti". Quanto il mercato ritardato sta influendo sul suo lavoro e sulla costruzione della squadra?
"Lasciamo perdere il mercato. E’ chiuso, i giocatori sono questi, dobbiamo portare questi ragazzi, ed io per primo, a fare qualcosa di meglio di quanto è stato in questa gara. Non è tutto da buttare, ho visto anche delle belle trame e siamo arrivati bene sul fondo, ma sono gli errori che noi dobbiamo vedere".
Su cosa far leva per cercare di scardinare questo momento?
"Io sono l’allenatore e il messaggio lo devo passare io, ma i ragazzi devono tirar fuori orgoglio e l’ amor proprio di non accettare di essere questi. Se partiamo tre a zero per gli altri non vinceremo mai. Lasciamo da parte adesso l’aspetto con il pallone e andiamo a lavorare sul non possesso, diventando brutti e sporchi, quello che ora non siamo ma che dobbiamo diventare per portare a casa il risultato".
Tra difesa e centrocampo spazi clamorosi: si può pensare di aiutare la squadra rassodando la parte arretrata finché la squadra non trova la condizione migliore?
"Sicuramente lavoreremo prima di tutto per non prendere gol, per stare più coperti, per andare meno a stimolare il gioco dell’avversario sul pressing alto, attendendo un attimo e lavorando dentro la nostra area per chiudere gli spazi".
Beatrice Bergamini
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