Fusco: "Spal, con Dalmonte mercato finito"

Il bilancio del direttore: "Manca solo qualcosa in uscita, ma sono soddisfatto dell’ambiente creatosi e della permanenza di Maistro"

1 settembre 2023
Fusco: "Spal, con Dalmonte mercato finito"

Fusco: "Spal, con Dalmonte mercato finito"

Si chiude oggi alle 20 una sessione di mercato tanto lunga quanto intensa per la Spal, che dopo la retrocessione in serie C ha dovuto inevitabilmente rivoluzionare la rosa. Al direttore tecnico Filippo Fusco è toccato l’arduo compito di abbattere il monte ingaggi, ricavare un tesoretto da qualche cessione e mettere a disposizione di mister Di Carlo la miglior squadra possibile per provare a tornare subito in cadetteria. Il bilancio è senza dubbio positivo, soprattutto dopo l’ingaggio di Nicola Dalmonte dal Vicenza. È stato risolto consensualmente il contratto di Niccolò Zanellato, e restano aperte ancora un paio di situazioni in uscita. A partire da Raffaele Celia, ma anche qualche altro giovane che potrebbe partire per giocare con continuità. Per Patryk Peda invece si parla di una cessione a titolo definitivo al Palermo, con la possibilità di restare comunque in prestito alla Spal fino al termine della stagione, invece è ufficiale il passaggio (in prestito con diritto di riscatto) al Brescia di Lorenzo Dickmann.

"È irrituale tracciare un bilancio a mercato ancora aperto – confessa Fusco –, ma con la definizione dell’ultima operazione la nostra campagna acquisti è terminata. Forse fare qualcosa in uscita, vedremo. Quello che più mi ha soddisfatto in questi mesi è l’ambiente che si è creato, con tanti ragazzi che volevano andarsene e che invece hanno deciso di restare nonostante la retrocessione. Quello di Maistro è l’esempio più eclatante. Lo abbiamo detto chiaramente: volevamo che rimanesse solo chi era davvero convinto di farlo. Fabio aveva delle opportunità in categoria superiore, ma alla fine del ritiro ci ha detto che sarebbe rimasto volentieri, animato dal desiderio di riscatto dopo la retrocessione. E la Spal è stata di felice di confermarlo, pur rinunciando ad introiti rilevanti per una squadra di serie C. Serviva un sacrificio, e la società lo ha fatto volentieri. Alfonso era partito per il ritiro con tanti dubbi, poi gli è piaciuto l’ambiente e ha deciso di restare: gli abbiamo detto chiaramente che avremmo preso un portiere giovane che intendevamo valorizzare, ma al tempo stesso c’era bisogno di un atleta della sua esperienza".

Dalmonte è stato il colpaccio che i tifosi auspicavano, ma adesso la Spal ha un organico fin troppo numeroso e qualcuno nelle ultime ore di trattative potrebbe lasciare Ferrara. "Dalmonte non è stato una richiesta di mister Di Carlo, che chiaramente però voleva una squadra competitiva con giocatori che si adattino al suo gioco – continua –. È un atleta che l’allenatore conosce, che in categoria è un valore aggiunto per tutti. Aveva richieste in serie B, per questo avevamo dei dubbi che potesse arrivare: abbiamo colto l’occasione, anche se adesso c’è sovraffollamento nel reparto offensivo. In uscita, con Zanellato stiamo procedendo alla risoluzione, in maniera tale da permettergli di cercare squadre di suo gradimento dopo la chiusura del mercato. Qualche cessione la proveremo a fare, vedremo cosa succederà. Celia? C’è ancora qualche situazione aperta in serie B, altrimenti valuteremo cosa fare con Saiani che è un patrimonio della Spal. Siamo competitivi anche nelle alternative, sono un valore aggiunto. Anzi, tante sono sul livello dei titolari, e questo sarà importante nei turni infrasettimanali e non solo. I giovani? La riforma ci ha penalizzato tanto, ma abbiamo lavorato per valorizzare comunque al massimo i ragazzi del nostro vivaio. Sits? Non ci crederete, ma era il mio primo obiettivo. Inizialmente il Parma non voleva cederlo, poi poteva andare all’estero, ma siamo riusciti a prenderlo: ha caratteristiche e qualità perfette per noi".

Stefano Manfredini

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