La vigilia di Colucci. "Nessuna rassegnazione. Bisogna onorare la maglia»
"Prima del match dirò ai ragazzi di fare sempre la partita, di arrivare negli ultimi venti metri e di tirare in porta. Cosa manca? Un po’ di personalità".

"Nessuna rassegnazione. Bisogna onorare la maglia"
Rientreranno Rabbi e Peda, ma Niccolò Contiliano sarà ancora out per influenza. Queste le novità nell’organico a disposizione per Spal Ancona di mister Colucci. "Come ho sempre detto in passato – spiega il tecnico – si deve cercare di uscire da questa situazione attraverso il lavoro e l’entusiasmo che può arrivare da un risultato positivo. Dobbiamo cercare di fare qualche errore in meno e migliorare negli aspetti in cui siamo bravi". C’è rassegnazione nella squadra?
"No, i ragazzi sono tutt’altro che rassegnati. Le partite vanno viste anche considerando l’avversario. Se non sei riuscito a fare qualcosa non è magari perché non sei stato in grado farlo, ma perché l’avversario te l’ha impedito. Se ne parla con i ragazzi, noi dello staff intendo, per capire se possono anche esserci problematiche, se magari un giocatore si trova meglio in un posto del campo piuttosto che un altro. La volontà è sempre quella di scendere in campo per andare a vincere le partite".
Riproporrà la difesa a tre?
"Vedremo, può essere. Il modulo il realtà conta poco, conta come lo interpreti. In generale quando hai una squadra abbastanza giovane cambiare ogni settimana non va bene, perché laddove vai a lavorare con delle linee di passaggio, le devi poi disfare e ripartire, non è un bene".
Su cosa fare affidamento per provare ad uscire da questa situazione così critica?
"Io continuo a dire che i ragazzi si impegnano al massimo, sarebbe facile dire il contrario. Ed è la verità. Bisogna lavorare, lo so che il tempo passa però non mi piace prendere in giro la gente. Io chiedo sempre ai ragazzi di onorare la maglia e di andare forte e non significa che quando perdi non l’hai onorata. Prima del match dirò loro di fare sempre la partita, di arrivare negli ultimi venti metri e di tirare in porta".
Cosa manca a questa squadra? "Manca un pizzico di personalità, un po’ di carisma in certi ruoli. Ci vuole il coraggio per fare una giocata. L’ ultimo passaggio è importante, si può anche tirare da fuori, lo dico spesso ai ragazzi".
Beatrice Bergamini
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