"Ora battiamo il ferro finchè è caldo"

Spal, la vigilia di Dossena: "Guai pensare che il peggio sia passato, troveremo un Pontedera arrabbiato"

di Redazione Sport
2 dicembre 2024
"Ora battiamo il ferro finchè è caldo"

Mister Dossena sta portando la Spal fuori dalla zona calda (Foto Bp)

La Spal affronterà nel posticipo di stasera un Pontedera reduce da due sconfitte consecutive. Una gara insidiosa in cui la squadra di Dossena è attesa a confermare il trend positivo delle ultime tre partite. "Se esiste il rischio che possiamo prendere la gara sottogamba? No – spiega nella conferenza stampa pre gara –, penso che i ragazzi la lezione di questi mesi l’abbiano ben capita. Troveremo un Pontedera arrabbiato e desideroso di fare punti. E’ una squadra che comunque anche nelle gare in cui è stata sconfitta non si è mai arresa. Pur trovandosi in zona bassa della classifica è un gruppo che non fatica a fare gol. Hanno due tre giocatori pericolosi che sono il loro punto di forza, Ianesi e Italeng su tutti. Dobbiamo stare concentrati, mettere in campo l’atteggiamento che abbiamo messo contro la Torres". Il Pontedera si presenterà con un 4-4-2 o 3-5-2, la Spal come scenderà in campo?

"Cambia logicamente se l’avversario utilizzerà un modulo piuttosto che un altro. Andarli a prendere contro un 4-4-2 è un po’ più semplice perché ci sono meno scalate da fare".

Il terreno di gioco la costringerà ad attingere più dalla panchina rispetto alle ultime gare?

"Ci aspettiamo una gara diversa sia per l’avversario che per il campo. E per i dati che siamo andati a studiare. Anche in base a quelli, i cambi o quello che la partita dirà potrebbero essere diversi rispetto alle ultime gare che abbiamo giocato".

Come sono le condizioni degli infortunati?

"Per Sottini si tratterà di un lungo periodo, si sta valutando anche eventualmente l’operazione. El Kaddouri è a disposizione, nessun altro è recuperato rispetto a sabato scorso".

Giocherà Raddrezza o Buchel?

"Ho chiaro in testa chi scenderà in campo, ma non voglio dare vantaggi all’avversario".

Ha pensato che l’emergenza estrema di uomini delle ultime gare possa avere in realtà contribuito a compattare di più il gruppo e aver dato una mano nel raggiungere le tre vittorie?

"Potrebbe essere stato un aiuto il fatto che ci si sentisse più responsabilizzati dal sapere di scendere in campo sicuramente, con la formazione già fatta il lunedì sulla domenica, questo sì".

A quattro gare dalla sosta di fine anno, avete ragionato su quello che può essere il futuro della Spal a stretto giro?

"Venti giorni fa sembrava un anno tragico, ora forse non è un anno felicissimo ma capita di avere una pacca sulla spalla girando per Ferrara, o ricevere un messaggio di conforto. Ai ragazzi ho detto che sono cose che devono far sentir meglio ma che vanno anche messe subito da parte.

Nel momento in cui inizi a sentirti che va meglio e a pensare che non c’è più bisogno di agonismo, cattiveria o di andare più forte degli altri, è il momento che torni da capo al punto di prima. Il mondo non è cambiato in venti giorni ma è un po’ più sereno, la lezione penso sia stata capita. Se i ragazzi non sono stupidi hanno capito che devono continuare a battere il ferro finché è caldo. E vogliamo che rimanga caldo più a lungo possibile".

Beatrice Bergamini

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