Ora questa squadra non va persa sul mercato. Fondamentali tempi e scelte di Tacopina

Finire la stagione il 28 aprile consente a Joe di programmare, partendo da Di Carlo e da pedine come Zilli, Dalmonte, Bassoli e Valentini

29 aprile 2024
Ora questa squadra non va persa sul mercato. Fondamentali tempi e scelte di Tacopina

Ora questa squadra non va persa sul mercato. Fondamentali tempi e scelte di Tacopina

La Spal di Mimmo Di Carlo chiude undicesima e prima tra le non classificate ai playoff. Dopo la grande paura non è il caso di esagerare coi rimpianti: caso mai, conviene armarsi presto e bene per la stagione a venire. La vittoria conquistata sul campo del retrocesso Olbia, che la Spal ha il merito di non affrontare all’acqua di rose, oltre al piglio dei biancazzurri mette in risalto i numeri di questo gran finale. Nel triennio di Tacopina quattro successi di fila sono record, così come i 18 diversi goleador a segno in assenza di un bomber maximus. Il 4-1 porta in positivo anche la differenza reti per la prima volta dalla giornata di esordio, nonostante le 13 sconfitte contro 12 vittorie, e propone la Spal come la terza forza del ritorno dopo Cesena e Carrarese.

Sono numeri pleonastici, d’accordo: ma dopo quel che si era a lungo visto e temuto, non meritano di passare sotto silenzio. Trovata questa quadra, non resta che guardare al futuro nella speranza di non doverla perdere. La palla passa tutta nel campo della società, che deve impegnarsi nel doveroso riscatto di Zilli e Dalmonte e nei rinnovi di Valentini e Bassoli per primi, evitando di operare una nuova rivoluzione sul mercato.

Le basi per far bene con Di Carlo sono gettate, e sia pure in piccolo, rimandano a quelle di Semplici nell’anno prima della promozione in B, quando con buoni ritocchi si andò poi a dominare. Certo, non è marginale il discorso del nuovo responsabile di area tecnica in probabilissimo arrivo.

Toccasse a qualcuno che ha idee diverse, vuole portare un tecnico di sua fiducia e prendere tutt’altra strada, ci sarebbe il pericolo di gettare al vento il lavoro che ha fruttato 28 punti nelle ultime 14 giornate successive al ritorno alla base di Di Carlo. Gira voce di un contatto con Mattia Collauto, che Tacopina conosce e apprezza per aver già lavorato con lui per due anni a Venezia nel tandem con Paolo Poggi. Può essere una pista plausibile, se non altro perché il nome era circolato già la scorsa estate. Con i suoi vecchi collaboratori Lupo e Fusco, Joe non ha avuto fortuna, ma non è la cabala che conta. L’importante è non sprecare le esperienze di quest’ultima stagione. Joe ha tempo davanti per programmare e deve evitare un lungo periodo di silenzio come quello della scorsa stagione. Il solo vantaggio che la fine anticipata del campionato ad aprile consegna è quello di una pianificazione lucida e non avventata, con possibilità di scelta ampie, inclusa quella di consentire all’allenatore 2024-25 di andare in ritiro con un gruppo cui si debbano poi apportare solo gli ultimi ritocchi. Ed è un vantaggio che non va sprecato.

Mauro Malaguti

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