Spal, soltanto un pareggio con i dilettanti. Un gol di Rabbi evita il ko nella ripresa

La Spal non va oltre il pareggio con la modesta Rotaliana (1-1 il risultato), pagando i carichi di lavoro del ritiro e una rosa non ancora all’altezza della situazione. In attesa di inserire l’ultimo arrivato Radrezza, mister Dossena tiene a riposo gli acciaccati Boccia, Maistro, Rosafio e Tripaldelli, oltre a Fiordaliso che oggi si sottoporrà all’intervento chirurgico in seguito al grave infortunio al ginocchio. Il tecnico propone un 4-3-3 con Thiam in porta, Bruscagin, Arena, Nador e Iglio in difesa, Collodel, Contiliano e Puletto a centrocampo, Rao, Antenucci e D’Orazio in attacco. Tra i pali della Rotaliana spicca Galeotti, che quindi scende in campo per la prima volta dall’inizio del ritiro da avversario della Spal che presta alla formazione trentina per acquisire minuti pure Meneghetti e Abati. Al centro sportivo di Mezzana – sotto gli occhi del presidente Tacopina – i biancazzurri comandano le operazioni, senza però riuscire a impensierire davvero la porta difesa da Galeotti. La Rotaliana (Promozione) non è certamente una corazzata, ma nemmeno uno sparring partner arrendevole come il Tnt Monte Peller, e alla mezz’ora la squadra di Mezzocorona passa in vantaggio con Kurtaj sfruttando un intervento a vuoto del baby Camelio (subentrato all’infortunato Iglio).

Nella ripresa entrano Alfonso, Breit, Bassoli e Rabbi, ma soprattutto è l’atteggiamento a essere diverso da quello del primo tempo. Nel giro di due minuti, la Spal sfiora il gol in tre circostanze con Puletto, Arena e Rabbi, ma le parate di Meneghetti e l’imprecisione dei biancazzurri mantengono il punteggio invariato. La squadra di Dossena prova a sfondare sulle fasce, però la lucidità è ai minimi termini e bisogna attendere la mezz’ora per il gol dell’agognato pareggio, un’incornata di Rabbi sugli sviluppi di un corner battuto da D’Orazio. La Spal prova a mettere la freccia, ma Collodel si divora la rete del 2-1.

"La stanchezza ha fatto la differenza – spiega il tecnico Andrea Dossena –, e contro una squadra di categoria inferiore non si è visto tutto questo divario. Avevamo 14 giocatori a disposizione: tutti gli altri erano acciaccati, ma i ragazzi non si sono risparmiati. Abbiamo creato tanto, è mancata la finalizzazione ma in questa fase è normale. Negli ultimi giorni sono arrivati alcuni acciacchi, però ci sarà un lungo periodo di adattamento alla fatica e al lavoro. Radrezza? È un playmaker con qualità: avevamo bisogno di un giocatore che lavi i palloni sporchi davanti alla difesa come era Strootman nella Roma qualche anno fa". Stefano Manfredini