Papera del portiere al 90’. Alla Spal gira tutto storto

Col Pescara una gara avviata sull’1-1 è decisa da un errore di Del Favero. Nel primo tempo Celia aveva rimediato al vantaggio ospite. Il pari era meritato.

9 ottobre 2023
Papera del portiere al 90’. Alla Spal gira tutto storto

Papera del portiere al 90’. Alla Spal gira tutto storto

Una papera di Del Favero al 90’ condanna la Spal alla quarta sconfitta in sei giornate di campionato. Stavolta Antenucci e compagni non demeritano, giocando una gara all’insegna dell’attenzione e della generosità. Niente di straordinario, ma contro il Pescara almeno un punto la squadra di Colucci l’avrebbe meritato. Invece, al Mazza davanti ad oltre 8.500 tifosi il Delfino esulta a tempo quasi scaduto con una botta centrale di Cangiano dal limite dell’area apparentemente innocua che trova impreparato il portiere biancazzurro. Mister Colucci si affida ad un 4-3-3 con Peda e Arena coppia di difensori centrali, ma la novità principale è a centrocampo col debutto dal primo minuto in campionato (aveva già giocato titolare in Coppa Italia pochi giorni fa) di Contiliano. In attacco invece torna in campo Dalmonte, schierato sul lato sinistro di un tridente che comprende anche Antenucci e Siligardi. Le squadre spingono subito sull’acceleratore, ma le occasioni da rete latitano. Improvvisamente però il Pescara mette alle corde la Spal, prima con una palla filtrante per Merola che trova la risposta di Del Favero e poi con l’episodio che porta al vantaggio del Delfino.

Merola avanza palla al piede senza trovare alcuna opposizione, e nel prosieguo dell’azione Carraro interviene fallosamente su Cuppone in area. Per l’arbitro Nicolini è calcio di rigore, che l’ex Tunjov trasforma spiazzando Del Favero e poi non esulta. La rete della squadra di Zeman scuote la Spal, che negli ultimi 20 minuti della prima frazione attacca a pieno organico collezionando occasioni da gol. La prima è un calcio di punizione dal limite dell’area: si incarica della battuta Siligardi, il cui siluro scheggia la traversa finendo in curva Ovest. Sull’altro fronte Merola si libera di Celia, che in extremis riesce a sbilanciarlo impedendogli di concludere indisturbato. Il terzino mancino biancazzurro soffre in fase difensiva ma trova terreno fertile in proiezione offensiva, dove prima serve Antenucci che di testa non inquadra la porta e poi pareggia i conti spingendo in fondo alla rete una palla al bacio proveniente dai piedi di un ispirato Dalmonte.

Subito prima l’esterno d’attacco aveva premiato l’inserimento di Contiliano, che sul più bello però si è fatto ipnotizzare da Plizzari. Nella ripresa si gioca sul filo dell’equilibrio, tanto che di fatto non si registrano più vere e proprie occasioni. È soltanto potenziale quella che viene vanificata da Dalmonte, che viene liberato da Antenucci ma non riesce a servire Maistro, tutto solo sul secondo palo. Tutto questo fino al 90’, quando dopo una ripartenza (innescata da una palla persa da Collodel) Cangiano va al tiro dal limite dell’area. Una conclusione centralissima sulla quale Del Favero non riesce clamorosamente ad intervenire regalando al Pescara la rete che vale i tre punti.

Stefano Manfredini

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